1. I nuovi vicini di casa


    Data: 07/11/2017, Categorie: Tradimenti Autore: single80fe, Fonte: Annunci69

    Una sveglia soffocata dal caldo, una doccia minimamente rinfrescante. Maledetto climatizzatore rotto e maledetto pure il cambiamento climatico.
    
    Non ho voglia di fare realmente nulla. Il calore è soffocante, la pelle quasi ancora umida. Ho voglia di andare a correre e per poco non ce la faccio pure. Mi vesto, iphone nelle orecchie, una compilation ad hoc per la corsa, preparata sul mix tra chitarre e elettronica che ancora mi fa ballare. Metto il naso fuori di casa e il clima è letteralmente impossibile.
    
    O meglio, per oggi, decido di assecondare la mia naturale pigrizia. Domani andrà meglio.
    
    Ma che fare, in questa calda mattina? Sono ancora vagamente eccitato da ieri. È da un po’ che seguo una dieta con aggiunta di zinco, pare rinforzi gli appetiti sessuali, almeno così dice la scienza. Ciò che la scienza non dice, però, è perché io debba rinforzarli: un quarantenne, single, che è tornato ad avere le voglie di un ragazzino, con le perversioni di un adulto sperimentatore. Pessimo mix.
    
    La dozzina di ostriche di ieri, il metodo classico a illuminare le bollicine, la biondissima amica a cena. Solo il ritorno brillo mi ha impedito di masturbarmi (se ve lo state chiedendo: la biondissima me la scoperei volentieri, ma non è del mio partito).
    
    Ora penso che dovrei iniziare la giornata: succo d’arancia appena spremute e microdose di thc, così mi posso sentire in California.
    
    Mi spoglio completamente nudo, come faccio di solito in queste giornate afose, e mi sdraio sul ...
    ... divano.
    
    Inizio una serie tv, una di quelle che amo molto, ma la mente si perde, vaga, torna, anzi.
    
    Prendo lo smartphone, in un gesto che conoscere: apro Annunci69 e sbrigo un po’ di corrispondenza. L’uccello inizia a muoversi da solo, lo sento ingrossarsi. Guardo un po’ di profili, vedo un po’ di foto, mi perdo in alcune parole. L’erezione è ormai a metà strada. Ma oggi voglio lasciarla crescere da sola, prima di metterci le mani.
    
    Mi imbatto in una esibizionista che avevo trascurato un po’: e inizio a guardarne i video. Ne ammiro la bocca magnifica, non dentata come quella di alcuni pessimi incontri. La vedo far scivolare le labbra su uccelli durissimi, leccare due cappelle insieme, e tre uccelli con un’amica, fino a farne sborrare abbondantemente uno tra le loro lingue impegnate in quello che oserei definire un limone durissimo.
    
    Non mi sono nemmeno accorto che le mie dita stanno giocando sulla cappella gonfia. Lo guardo: è normale, il mio uccello. Duro, curvo verso l’alto, grosso a metà e con una bella cappella rossa, mi piace sempre quando ci si soffermano con la lingua, come vedo sa fare l’esibizionista del video.
    
    Sono immerso nel piacere, e inizio a far scorrere la mano sull’asta, lentissimo. Con questo caldo mi regalerò una sega di quelle belle, almeno spero. A volte i cellulari distraggono e si resta a metà.
    
    Mentre gioco con il polpastrello sul frenulo, sento alle mie spalle un clic, da macchina fotografica, seguito da una voce:
    
    - La mando subito al ...
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