1. Le luci di newyork dall’alto


    Data: 07/11/2017, Categorie: Autoerotismo Etero Autore: ale74, Fonte: RaccontiMilu

    ... corpo, partendo dal collo, le spalle, il seno soffermandomi a massaggiarmi le morbide tette e pizzicandomi i capezzoli rendendoli turgidi, scesi sul ventre, le gambe , i piedi e poi risalii sfiorando l’interno delle mie gambe, prima l’incavo delle ginocchia e poi l’interno coscia fino ad arrivare alla mia patatina che trovai decisamente sensibile al mio tocco.
    
    Indugiai un po’ di più ritrovandomi poi con una mano che giocava col mio seno e l’altra che mi stava masturbando, inconsciamente due dita entrarono dentro di me e iniziarono a muoversi lentamente.
    
    L’atmosfera si stava facendo molto intrigante e i profumi, l’idromassaggio e la musica intensificavano ogni movimento e amplificavamo ogni brivido di piacere.
    
    Ormai volevo portare a termine il mio piacere e regalarmi un orgasmo speciale che mi mancava da qualche giorno…le mie mani si fecero molto più ardite e quella che mi stuzzicava i capezzoli ora stava martoriando dolcemente il mio clitoride mentre l’altra continuava il movimento dentro e fuori dalla mia fighetta…stavo quasi per godere quando suonò il telefono che mi destò dal mio piaere riportandomi alla realtà.
    
    Era il portiere che mi avvisava che tra mezz’ora mi sarebbe passato a prendere per portarmi a cena.
    
    A malincuore smisi di toccarmi ma rimasi con una voglia di sesso molto elevata.
    
    Completai il mio bagno ed uscii dalla vasca pensando che anche a casa in Italia avrei voluto un bagno cosi.
    
    Mi asciugai con calma ogni centrimetro della mia pella, ...
    ... presi la crema idratante profumata che mi ero portata da casa e mi coccolai ancora un pochino indugiando ancora un po’ sui miei capezzoli e sul mio clitoride.
    
    Mi sentivo strana e vogliosa e questo mio stato di elevata eccitazione mi fece scegliere il vestito da sera più audace che avevo portato e il completino intimo che meglio valorizzava il mio seno, almeno cosi avrei imbarazzato un po’ il mio capo che non avrebbe resistito a guardarmi il decoltè durante la cena.
    
    Autoreggenti e perizoma trasparente completavano l’opera.
    
    Mi sentivo molto bene e molte volte incrociai il mio sguardo nello specchio , uno sguardo biricchino e un sorrisetto malizioso mentre finivo di indossare le calze autoreggenti e la mia mano maliziosamente sfiorava le mie grandi labbra lucide e completamente rasate vogliose di una bella lingua che potesse placare i miei bollenti spiriti.
    
    Ops mi accorsi che mancavano 10 minuti alla venuta del portiere e quindi a malincuore indossai il perizoma e il mio vestito da sera, mi asciugai con cura i miei bellissimi capelli ricci e completai l’opera d’arte con un paio di scarpe tacco 12 e abbondante profumo da donna.
    
    Stavo finendo di truccarmi quando il portiere bussò alla mia porta dicendomi che mi avrebbe aspettata fuori per accompagnarmi a cena.
    
    Uscii dalla stanza ed ebbi già un primo riscontro dal portiere che mi squadrò da capo a piedi soffermandosi sulle mie tette, gli strizzai un occhio divertita e lo seguii in ascensore fino all’ultimo piano ...
«1234...8»