1. Le luci di newyork dall’alto


    Data: 07/11/2017, Categorie: Autoerotismo Etero Autore: ale74, Fonte: RaccontiMilu

    Era ormai un anno che lavoravo nella stessa azienda, la mia prima esperienza lavorativa dopo la mia brillante carriera scolastica che mi ha regalatio una laurea conseguita nei tempi minimi e con ottimi voti.
    
    Sono stata presa in stage subito dopo la laurea, uno stage iniziale di 6 mesi, interrotto molto prima per un posto da apprendista e ora mi ritrovo como punto di riferimento per il marketing.
    
    Questi veloci cambiamenti mi hanno fatta maturare molto e andare in crisi col mio fidanzato storico ma, forse una delle cause è il mio capo, un bellissimo uomo di quasi 40 anni, occhi verdi e pizzetto, autorevolezza e competenza nel lavoro e io, come nelle classiche delle sotrie lavorative, avevo iniziato a fantasticare un po’ su di lui, a civettare quando ero con lui al caffè e a lanciargli occhiate maliziose scatenando le gelosie delle colleghe e i classici gossip aziendali.
    
    Onestamente non mi reputo bellissima ma, se sto bene con me stessa, riesco ad attrarre molto l’interesse degli uomini molto più maturi di me, sarà per i miei occhioni blu oppure per la mia bella quarta di reggiseno, fatto sta che in azienda mi sono accorta degli sguardi furtici dei colleghi e anche del mio capo…e la cosa mi piace perchè, da brava donna, amo piacere agli uomini e amo essere guardata…anche se non solo le tette.
    
    Un noioso giorno lavorativo il mio capo mi chiama nel suo studio e mi propone di accompagnarlo negli stati uniti a NewYork ad un evento organizzato dal nostro partner ...
    ... americano spiegandomi che era l’occasione buona per conoscere direttamente alcune figure di spicco del nostro partner e per apprendere già da subito le funzionalità dei nuovi prodotti che io avrei dovuto poi padroneggiare nella mia attività di marketing.
    
    L’evento era fissato per il mese successivo e proprio nella settimana del mio 24-esimo compleanno.
    
    Presi tempo e gli dissi che avrei dovuto pensarci e condividere la decisione sia con la mia famiglia che con il mio fidanzato dato che sapevo che festeggiare il mio compleanno lontano da casa non gli avrebbe fatto molto piacere.
    
    La sera stessa mi confidai con le mie amiche e tutte mi dissero che non potevo perdere l’occasione di andare a gratis a NewYork, ne parlai col mio ragazzo e dopo una brutta discussione decisi di accettare e comunicai la mia decisione al mio capo.
    
    Detto fatto e i biglietti aerei e il soggiorno in un Grand Hotel di NewYork vennero prenotati dalle segretarie preposte.
    
    Pazzavano i giorni e la mia ansia e la mia eccitazione crescevano, lavoravo fino a tardi per documentarmi sull’evento e sui prodotti che avrebbero lanciato, cercavo su internet notizie di come ci si deve comportare a questo tipo di eventi, chiedevo al mio capo spiegazioni di continuo, ricevendo sempre moltissime risposte tranquillizzanti.
    
    Avevo capito che l’eleganza era gradita e allora un sabato pomeriggio decisi di buttarmi nel lavoro che più mi piace, lo shopping sfrenato e , assieme alla mia migliore amica, passammo tutto il ...
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