1. Tanto va il gatto a largo (2)


    Data: 17/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Osama, Fonte: EroticiRacconti

    Appena uscito dal bagno mi trovai Alessio nel corridoio che mi osservava: “Tutto ok? Ti sei ripreso?”, nel mentre si grattava proprio in corrispondenza del pacco.
    
    Io a quel punto alzai il tiro:” sì, sì scusami è che ero un attimo in imbarazzo! Poi non è tutti i giorni che si incontra un bell’uomo come te!”
    
    Alessio ne fu felice e mi rispose che pure io ero un bel bocconcino; in effetti non ho mai avuto lamentele specie per il mio fisico che tenevo sempre allenato con nuoto e palestra ed entrambi i miei lati B e A non erano da meno in quanto allenamento 😉
    
    A:”senti io sono sudato da far schifo e vorrei farmi una doccia rinfrescante! Hai visto la doccia è bella ampia, vuoi darti una rinfrescata pure tu?” dicendo questo si abbassa i pantaloncini liberando un cazzo spettacolare, il cazzo sarà stato sui 18 cm (da moscio) con una cappella a fungo di grandi dimensioni, come quelle che piacciono a me (grandi e scoperte dalla pelle); il tutto era incorniciato da due grossi testicoli leggermente discesi.
    
    Rimasi a bocca aperta, lui esclamò” fanno tutti e tutte quest’espressione appena lo vedono, diciamo è la mia croce e delizia, sai molte in passato si sono rifiutate di prenderlo dietro, fortunatamente mia moglie non è fra quelle! Che aspetti liberati pure tu da questi inutili vestiti e vieni a farmi compagnia” e scherzando aggiunse: “d’altronde devi pagare il riscatto per il gatto!”
    
    Come un automa mi spogliai liberandomi di tutto, avanzai piano verso di lui e mi ...
    ... inginocchiai al suo cospetto. In quella posizione avevo il suo cazzo a 20 cm dal viso, la sua grossezza a riposo era meravigliosa, ma ben presto sarebbe cresciuta ancor più; avvicinai ancor di più la mia faccia e mi pervase il classico odore di cazzo inebriandomi le narici, iniziai così a baciarlo e a tastare la consistenza dei testicoli con le mani, erano sodi e grandi come due albicocche.
    
    Nel frattempo indietreggiò e si poggio di schiena alla parete del corridoio, era un messaggio per dirmi di continuare con il lavoretto; potevo ammirarlo in tutto il suo splendore era un bronzo di Riace in carne e ossa; piedi grandi e ben curati con l’alluce grosso e unghia quadrata (mi fanno impazzire quando sono così) due grossi polpacci e gambe ben tornite e muscolose, il suo cazzo esemplare, degli addominali e petto sicuramente allenati da qualche attività fisica e due braccia da scaricatore di porto, poi la sua pelle abbronzata e il suo viso squadrato con una barbetta appena rasata chiudevano questa meraviglia.
    
    Pensai a quanto fosse fortunata la moglie che se lo poteva scopare tutti i giorni, sicuramente la faceva godere come si deve.
    
    Ma ora era il mio turno, ripresi a leccarlo partendo stavolta dai piedi, succhiai prima l’alluce, poi passai a leccare il piede accarezzando i polpacci e provocandomi un piacere solletico con i peli, dopo 5 minuti di questo trattamento iniziai, sempre con la lingua, a salire lungo le gambe, mi fermai all’altezza del suo linguine. Qui svetta ora una mazza ...
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