1. Peccati di gioventu'


    Data: 12/02/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Neottolemo, Fonte: Annunci69

    ... brividi salire...i respiri di piacere aumentare...la mia bocca seguire il suo profilo sempre più giù fino alla vulva fradicia, la feci girare e mettere le mani al muro mentre da dietro le leccavo il suo ricettacolo di piacere e la mia lingua si insinuava nella sua figa fradicia.
    
    Elena spingeva sempre più la sua vulva verso di me in modo da farsi completamente penetrare dalla mia lingua che andando avanti ed indietro la stava scopando quasi fosse un cazzo.
    
    Ad un tratto la presi in braccio e la portai sul letto.
    
    Elena era minuta, con la testa arrivava al mio petto, ed ogni movimento era facilitato dalla mia possanza
    
    Le mie braccia muscolose la maneggiavano quasi fosse una bambola, sollevandola contro il mio petto e continuando a tenerla stretta quasi sentendo scricchiolare le ossa minute sotto la forte presa del mio piacere.
    
    In un attimo di onnipotenza fisica la ribaltai in piedi rimanendo ritto e tenendola a testa in giù con la bocca all’altezza del mio membro tugido e la sua vulva diritta alle labbra.
    
    Mi godevo la visione le piacere abbracciandola per la schiena mentre con le ginocchia appoggiate sulle spalle Elena spingeva la figa alla ricerca ancora della mia lingua.
    
    Lei intanto non restava inoperosa ma prendeva completamente il mio cazzo e lo succhiava riempiendosi per quanto possibile la bocca.
    
    Forse quell’anomalo 69 in piedi non era la posizione più comoda, ma la visione del nostro riflesso nello specchio mi regalava una sensazione visiva di ...
    ... giovanile piacere e di padronanza completa del suo minuto corpo.
    
    Ho sempre avuto delle cosce maestose, già grosse di natura e rese ancor più poderose dall’allenamento nello sport ed in palestra e tenevo senza alcun problema la posizione.
    
    Elena era un dolce peso e la sua bocca che si riempiva del mio cazzo faceva salire un senso di abbandono e di piacere lungo le mie gambe.
    
    Pe paura che il godimento mi squilibrasse la rigirai e sempre tenedola in piedi le misi le cosce intorno alla mia vita e le mani sotto le natiche.
    
    Non volevo abbandonare la visione dello specchio.
    
    Ora mi riflettevo vedendo Elena che mi cingeva con le cosce e le mie mani sotto il suo culo.
    
    Il mio cazzo iniziò a penetrarla con dolcezza fino in fondo.
    
    Sentivo il suo piccolo utero ricolmo della mia asta e le gambe che spingevano godendo di quella penetrazione completa.
    
    La vulva continuava ad emanare umori e Elena cedeva sotto i colpi ora più violenti del mio cazzo che la sconquassavano quasi fosse un debole albero nel mezzo della tempesta.
    
    La sua schiena si irrigidiva ed all’improvviso scoppiò il suo piacere sul mio cazzo inondandomi l’asta dei suoi umori.
    
    Non persi l’occasione perché non ero ancora sazio e la portai nel letto, adatto solo per una persona, e che ora ci ospitava insieme, nudi e sudati.
    
    La stesi e la mia lingua ricervava il suo clitoride acre e speziato come il sapore del suo piacere.
    
    Mi riempii la bocca di quel bottoncino rigido succhiandolo e riempiendole la figa ...