1. Una nuova vita 2 – io ed enrico (… e non solo!)


    Data: 07/11/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: vogliagay, Fonte: Annunci69

    Era lunedì, due giorni dopo il matrimonio di Marco. Stavo rientrando in ufficio dopo la pausa pranzo quando il cellulare prese a squillare. Guardai lo schermo e vidi che era Enrico. "Che strano!", pensai tra me, visto che il mio amico non mi chiamava mai, ma mi scriveva sempre messaggi su Whatsapp. Presi la chiamata. "Ciao Enrico, dimmi! È tutto ok?". "Sì, sì, certo, non preoccuparti! Ti ho chiamato solo per chiederti se stasera sei libero". "Ehm, sì sono libero, perché?". "Ah bene, lo speravo! No niente, volevo invitarti a cena da me, va bene alle 8?". "Ma sei a casa da solo? Valeria è fuori?", chiesi, pensando che il mio amico volesse compagnia.
    
    "No, c'è anche Valeria! È solo che ci farebbe piacere averti a cena. Effettivamente non è mai capitata l'occasione!".
    
    Ero stranito. "Pronto, Giò, ci sei?".
    
    "Oh, sì, scusa Enrico! Ci sono, certo, mi fa molto piacere! Allora vengo da voi alle 8!".
    
    "Perfetto!", finì entusiasta Enrico, "allora a stasera!".
    
    Dire che ero sorpreso era un eufemismo. Enrico e Valeria erano sposati da 4 anni e non mi avevano mai invitato a cena da loro, almeno non da solo… Ma d'altra parte, ora mi avevano invitato e alla fine non c'era nulla di strano. Rientrai in ufficio per uscirne di nuovo dopo 3 ore abbondanti, alle 5 passate. Prima di rientrare a casa mi fermai in enoteca per comprare una bottiglia di vino rosso (non avevo idea di cosa avrebbe preparato Valeria, ma non potevo certo presentarmi a mani vuote!).
    
    Andai a casa, mi feci una ...
    ... doccia fresca per togliermi di dosso il sudore della giornata e mi sdraiai sul letto per una buona oretta a rilassarmi in attesa di vestirmi e andare da Enrico. Puntai ovviamente sul casual: un paio di bermuda appena sotto il ginocchio e una T-shirt.
    
    Suonai il campanello e dopo qualche secondo Enrico venne ad aprirmi. Gli porsi subito la bottiglia e mi ringraziò, dicendo che però non avrei dovuto assolutamente.
    
    Entrai in salotto e intravidi Valeria indaffarata ai fornelli. Rimasi di stucco: indossava un vestitino cortissimo nero e trasparente! Tanto che riuscivo a vedere tranquillamente l'intimo sotto! Non mi sembrava la Valeria che conoscevo io! Lei sempre così misurata, ben vestita, mai una scollatura un po' più accentuata. E ora era praticamente nuda!!! Cercai di distogliere lo sguardo e intavolai subito un discorso sul caldo incredibile di quei giorni.
    
    "È un caldo assurdo, davvero! Io non lo sopporto proprio più, tanto che almeno in casa cerco di stare più leggera possibile!", disse Valeria con disinvoltura. "E poi per stasera ho preparato un'insalata di pasta e un'insalata di pollo. Tutto freddo, almeno facciamo anche meno fatica a mangiare. Questo caldo ti toglie davvero l'appetito!", continuò. "Anzi, io qui ora ho finito, vi lascio un attimo soli, vado di sopra a farmi una doccia!".
    
    La vidi salire le scale, mentre Enrico mi invitava a sedermi sul divano e mi offriva un aperitivo. Tempo dieci minuti e Valeria era già con noi, sempre vestita con un vestitino ...
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