1. Le avventure di un cuckold nell’ Antica Roma


    Data: 07/02/2019, Categorie: Cuckold Sesso di Gruppo Autore: Swann, Fonte: RaccontiMilu

    ... aveva trasformato in gladiatore.
    
    Era alto, abbronzato. I suoi capelli scuri erano tagliati corti. I suoi occhi neri ne facevano risaltare i lineamenti duri, tagliati con l’accetta.
    
    L’altro, invece, era di poche parole. Era straniero. Proveniva dall’ Egitto, e non sapendo parlare bene la lingua dei romani preferiva tacere. Di carnagione olivastra, aveva la testa rasata e una lunga cicatrice che gli partiva dall’orecchio e gli scendeva sotto la tunica. Lo sguardo ipnotico.
    
    La donna era stata immediatamente colpita da lui.
    
    Gli piacevano gli uomini misteriosi, silenziosi.
    
    L’altro, con la sua aria da spaccone la divertiva, le sue spalle larghe e i suoi bicipiti muscolosi la eccitavano, ma i suoi occhi proprio non potevano staccarsi dall’egiziano.
    
    Quando la cena si fu conclusa e venne portata la bacinella con l’acqua tiepida per risciacquarsi, il padrone di casa licenziò la servitù e i quattro rimasero soli al pianterreno.
    
    – Ebbene – iniziò Cassio – Vi state divertendo?
    
    – Molto – rispose il lucano, con un sorriso smargiasso stampato sul viso
    
    – Mi fa piacere – rispose il padrone di casa – E spero che la serata ci riservi molti altri piaceri.
    
    Intanto, gli occhi di Marzia non si scollavano dall’egiziano che, impassibile reggeva il suo sguardo consapevole del suo carisma.
    
    Lentamente, continuando a chiacchierare, Cassio si alzò dal triclinio e, cingendo il fianco della moglie, invitò gli ospiti a seguirlo.
    
    Attraversarono un lungo corridoio, poi ...
    ... sospinse un grande portone dorato e finalmente entrarono in camera da letto.
    
    Lo sfarzo e il lusso dell’arredamento lasciarono esterrefatti i due uomini.
    
    Anche l’egiziano, fino a qual momento distaccato da ogni stimolazione esterna, rimase colpito da tanto fasto.
    
    In particolare, venne attratto da un grande affresco situato proprio di fronte al letto: su di uno sfondo rosso scarlatto era rappresentato un Priapo, simbolo di fertilità e virilità, con il suo pene enorme e ai suoi piedi una donna ed un uomo inginocchiati, a contendersi tanta abbondanza.
    
    Una voce suadente si insinuò nelle sue orecchie: – Vuoi essere tu, questa sera, il nostro Priapo?
    
    L’uomo si voltò e subito il suo sguardo venne rapito da quello languido della bella Marzia, la quale, aveva già allungato una mano al di sotto della sua tunica e gli stava accarezzando il torace possente.
    
    – Il vostro? – domandò l’uomo, con un filo di voce, quasi imbarazzato a doversi esprimere in quella lingua che conosceva così poco.
    
    – Si – rispose la donna, con quel tono da gatta morta – Il nostro. Mio… – e gettando uno sguardo al marito – …E suo… Non ti va?
    
    Il gladiatore non ebbe tempo di rispondere che la donna gli si era già inginocchiata ai piedi e, sollevando la lunga veste scarlatta, si era impadronita del suo pezzo di carne.
    
    Era scuro, completamente depilato. E il suo calibro era davvero impressionante. Ancora penzoloni, quella carne si dimostrava già assai robusta tra le sue dita sapienti.
    
    – Hey! Ma ...
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