1. Storie di una mamma ninfomane


    Data: 05/02/2019, Categorie: Autoerotismo Etero Incesti Autore: sexgodness, Fonte: RaccontiMilu

    ... sfacciata.
    
    Provocarlo &egrave il mio divertimento. Una madre perversa e crudele? Forse.
    
    Ma ricordo ancora la prima volta che gliel’ho preso in mano per fargli una sega. Eravamo ancora una famiglia modello. Almeno così pareva. Mio marito sdraiato sul divano guardava il derby Roma-Lazio.
    
    Io sono passata davanti alla sua stanza e la porta era socchiusa.
    
    Era seduto alla sua scrivania, davanti al computer. Sentivo dei gemiti.
    
    Si stava guardando un porno. La mia figa ha reagito all’istante con un formicolio e una vampata di calore.
    
    Sono entrata e nel buio, non mi ha sentita. Era intento a menarselo guardando una Milf che si scopava un ragazzo. Bene, ho pensato – il ragazzo ha buon gusto. Mi sono avvicinata e gliel’ho preso in mano.
    
    &egrave sobbalzato ma gli ho fatto segno di non fiatare. Una resistenza blanda la sua. In fondo non aspettava altro.
    
    Ho lasciato colare della saliva sulla cappella e ho iniziato a menarglielo, muovendomi su tutta l’asta.
    
    La luce del monitor illuminava un cazzo gonfio e in tiro.
    
    Gli ho leccato le palle e dopo pochi minuti &egrave venuto. Il mio bambino &egrave diventato un uomo.
    
    Da allora &egrave successo altre volte. Ho fame di cazzo. E lui lo sa.
    
    Fa finta di fare il timido. Ma ora che non c’&egrave mio marito in casa, immagino che voglia andare oltre, e vorrebbe scoparmi.
    
    Come dargli torto? Ieri notte non ce l’ha fatta. Al limite dell’esasperazione mio figlio Marco si &egrave infilato nel mio letto. L’ho sentito ...
    ... mentre si muoveva sotto le lenzuola. Ero sveglia. Pensavo a Max, il mio personal trainer – nel pomeriggio mi aveva proposto di uscire a bere qualcosa. Eh sì, da come mi spogliava con gli occhi e come mi accarezzava il culo mentre mi preparava la panca, intendeva un mojito al sapor di sborra. Ci penserò su.
    
    Proprio in quel momento ho sentito il fruscio delle lenzuola. Il suo odore di figlio che si sta facendo uomo. Il sudore dell’eccitazione. Ho finto un sonno profondo, restando girata sul lato destro e dandogli le spalle. Ma da gran povocatrice che sono, ho inarcato la schiena per far uscire il mio bel culo e spingerlo verso il suo corpo. Ero nuda e lui si stava avvicinando sempre più, tanto che ho sentito la punta del suo cazzo duro spingere contro le mie natiche nude.
    
    Con le mani Marco cercava di allargarmi le chiappe e incularmi, la cappella spingeva con forza nel buchino. Ridevo tra me e me, della mia trioiaggine e perversione. Ma anche della sua ingenuità – pensava davvero che mi avrebbe potuto inculare nel sonno? Eppure, con un pizzico di orgoglio materno, mi compiacevo di un figlio così porco. Ha preso tutto da me – pensavo, non da quel buono a nulla di suo padre.
    
    Ho finto un risveglio improvviso e una malcelata sorpresa. Con uno sbadiglio e gli occhi che faticavano ad aprirsi. Un’attrice da oscar. Ma in realtà se Marco fosse stato attento, e avesse allungato la mano tra le mie gambe, si sarebbe accorto di quanto la mia figa fosse già un lago. Con gli umori che ...