1. Storie di una mamma ninfomane


    Data: 05/02/2019, Categorie: Autoerotismo Etero Incesti Autore: sexgodness, Fonte: RaccontiMilu

    Mi guardo allo specchio. Sono una gran pezza di figa – penso. Gambe lunghe e slanciate. Pancia piatta e un ombelico che pare disegnato. I capelli neri che mi scendono lunghi e lisci sulle spalle. Mi strizzo le tette tra le mani. Sono strasode. La mia nuova quinta mi piace. Le prendo in mano, le stringo. Mi passo la lingua sulla tetta destra, e lascio colare la saliva. Eccitante. Il mio chirurgo ha fatto un ottimo lavoro. Mi trovo più sexy. Più porca.
    
    Il mio capo continua a darmi gli straordinari. Mi fa rimanere in ufficio dopo la chiusura. Vuole il suo “bonus”. Un pompino prima di andare dalla moglie incinta. Gli piace sborrarmi sulle mie nuove tette. Dice che sono perfette. &egrave così che ha licenziato Marica al posto mio, stacanovista, ma poco disposta ad aprire le gambe. Io ho accettato l’accordo.
    
    La prima volta l’avvocato mi ha chiamata nel suo ufficio. Era incazzato nero. Aveva perso due grossi clienti in un colpo solo. La mole di lavoro in studio si sarebbe ridotta ed &egrave stato chiaro: se vuoi mantenere il posto, devi succhiarmelo e scopare come una cagna mi ha detto. Io non ho fiatato. Mi sono inginocchiata, mentre in ufficio girava Pablo, il ragazzo peruviano delle pulizie. L’avvocato ha preteso che glielo prendessi in bocca, facendolo scendere giù fino in gola.
    
    Il fatto &egrave che mi piaceva. Mi piace. E tanto. Mi piace quando scende in gola e quando sborra inaspettatamente in bocca. L’avvocato ha una sessantina d’anni, ma ha il cazzo di un ...
    ... quarantenne. Ha sempre voglia. E io sorrido. Mi bagno e godo.
    
    Quella prima sera, tornata a casa, mi son sentita l’odore di sborra in bocca per tutto il viaggio in metro. Sono entrata in casa. E ho schioccato un bacio sullla bocca a mio marito. Evidentemente non ha gradito.
    
    Qualche tempo dopo mio marito mi ha lasciata per una ventenne grassoccia e per niente figa. &egrave una studentessa del suo corso, che lo adora come un dio. A lui non piaceva la mia voglia di cazzo continua. Quando mi ha beccata in casa con Federico, uno dei suoi studenti di architettura, l’unica cosa che &egrave riuscito a dirmi &egrave stata: “Sei una troia” – Certo, ho pensato io, peccato che a te non piaccia.
    
    Di tutta risposta, mi sono fatta una grassa risata. Il giorno dopo ho preso appuntamento con il chirurgo per rifarmi le tette e le labbra. Ed ora eccomi qui.
    
    Più figa che mai. Più troia che mai.
    
    L’avvocato tutto sommato ce l’ha grosso, sa come riempirmi. E mi assicura uno stipendio visto che a casa mi aspetta un figlio diciottenne, che devo mantenere. Nel frattempo mi diverto.
    
    Il mio nuovo corpo mi rende più troia. Mi piace guardarmi negli specchi, girare in casa nuda – anche quando c’&egrave a casa mio figlio. Mi piace stuzzicarlo. Procurargli violente erezioni, o beccarlo col cazzo in mano mentre si fa una sega… &egrave l’età penso. In fondo a diciotto anni non vuoi far altro che segarti.
    
    Marco &egrave un bravo ragazzo. Un po’ timido forse. E questo mi ha reso ancor più ...
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