La prima volta - Racconti Erotici

La prima volta

... madonna, sei eccitante, hai delle scarpe bellissime’. ‘Non sono troppo casta con questo tubino?’, chiedo. ‘No no, sei magnifica, una figa strepitosa, eccitante’, risponde. Ammettiamolo, sentirsi così desiderate, è forse il miglior afrodisiaco che esista, un’iniezione di ‘porcaggine’ dritta nel cervello e le sue non sono parole di circostanza. Anche con la luce soffusa, si vede chiaramente che è già bagnata. ‘Stai già gocciolando, vero maialina?’ dico inginocchiandomi davanti a lei, la guardo negli occhi mentre le lecco la punta della cappella gustandomi quella prima lacrima di piacere, mi mancava sentire un bel bastone di carne duro in bocca, passarci la lingua e sentirne ogni vena dell’asta, giocare sul frenulo, avvolgere la cappella tra le labbra e poi sentirlo scorrere tutto dentro e fuori, leccandolo e succhiandolo. Mi guarda con occhi pieni di desiderio, le sue mani dietro la mia testa mi spingono la sua clito dritta in gola e comincia a pomparmi così la bocca. Mi piace, mi aggrappo al suo sedere, cercando di ingoiarne il più possibile, ma ho già tutto in bocca e la punta della cappella tocca la mia gola, cerco di muovere la lingua per gustarmi ancora di più quella mazza di carne, ma il suo pomparmi me lo impedisce. Poco male, anche così, con la bocca piena, sentirlo scorrere sulla lingua fino in gola, mi piace, mi eccita da morire e la lascio fare, anche quando me lo sfila fuori. Mi guarda, inginocchiata davanti a lei che la fisso negli occhi con la bocca spalancata ...

... e la lingua di fuori, affamata della sua clito fradicia della mia saliva. ‘Quanto sei figa, quanto sei porca, ti piace vero?’, dice picchiettando la cappella sulla lingua. Non le rispondo, ho già ingoiato tutto e di nuovo la sua cappella tocca la mia gola. Sospiro forte, eccitata, affamata, stringo forte il suo sedere quasi a volermi prendere in bocca più di quello che posso. Sospira forte anche lei, non smette di dire quanto sono porca e figa, sono così eccitata che sento esplodermi tra le gambe.

Mi fa alzare, le sorrido mentre mi accarezza il corpo, sento la sua mano accarezzarmi il bozzo sotto il tubino, intrufolarsi sotto e armeggiare col perizoma. ‘Lo so che ne vuoi anche tu’ le dico mentre si inginocchia davanti a me, mi sollevo l’orlo del tubino, faccio uscire la mia clito dal lato del perizoma e la vedo prenderla tutta in bocca. Non mi guarda, è persa a succhiare e pompare furiosamente, mi godo il caldo della sua bocca, il suo succhiare senza tregua, i suoi sospiri carichi di eccitazione e desiderio. Sento le sue dita spostare il perizoma e farsi strada verso il mio buchino, prova a giocarci, ma la posizione non è comoda.

‘Aspetta’, dico, mi sfilo il perizoma e mi inginocchio a gambe larghe sul divano, col busto appoggiato allo schienale. La guardo alle mie spalle, ha lo sguardo fisso tra le mie natiche, ‘Lo so che tanto tu è questo che vuoi’ dico sorridendo accarezzandomi con un dito il buchino ancora chiuso e stretto. ‘Quanto sei figa così, sei una porca’ ...