1. La prima volta


    Data: 03/02/2019, Categorie: Trans Autore: aleella, Fonte: Annunci69

    Era dai primi di Giugno che non riuscivo più a trasformarmi in Maddy ogni volta che volevo, non mi pesava, la perdita di questa libertà è stata compensata da altro di ben più importante, però ogni volta che scendevo in cantina, immancabilmente l’occhio cadeva sulla borsa con dentro tutta la mia, poca ammetto, roba. E’ successo però di avere, del tutto inaspettatamente, per un paio di giorni casa tutta per me e nonostante la stanchezza e il gran caldo della prima decado di Agosto, finalmente ho potuto depilarmi come piace a me e riportare in casa la borsa con tutta la mia roba.
    
    Nuda, il mio corpo finalmente liscio, la pelle profumata e morbida dopo abbondante crema corpo setificante, apro la borsa appoggiata sul tavolo ed eccoli li, i miei due paia di sandali, col loro meraviglio tacco da 15cm. Non so se è una cosa che succede solo a me o è abbastanza comune dopo un periodo di ‘astinenza’, ma nel momento in cui li ho presi in mano per appoggiarli sul tavolo, mi sono ritrovata immediatamente con una potente erezione tra le gambe; i miei vestini a rete, la catsuit, il vestitino in pvc e tulle, le calze, i collant, ad ogni capo che tiravo fuori era un profondo sospiro accompagnato da forti vampate di calore allo stomaco.
    
    Indossare il reggicalze, infilare il piede nella calza, tirarla su fino alla coscia, allacciarla e accarezzarsi la gamba per tirarla bene e non lasciare quelle fastidiose zone in cui è più coprente, ripetere gli stessi gesti con l’altra calza, controllare ...
    ... allo specchio se sono alla stessa altezza, infine indossare i miei amati sandali e guardarmi allo specchio, nuda con solo indosso questi tre accessori, come la prima volta, vedermi così mi eccita. Le mie gambe velate, la linea del piede con le unghie appena smaltate di rosso, il mio sedere incorniciato dai lacci del reggicalze, per me è eccitazione pura e la mia mente vola ai momenti in cui avevo davanti a me le sorelline incontrate e mi assale una voglia incontenibile di ripetere l’esperienza.
    
    Infilo il perizoma, ma non c’è verso di riuscire a fargli contenere un’erezione che ancora non diminuisce, il reggiseno ed infine il tubino che avevo comprato, ma mai usato, nemmeno per una foto, corro in bagno e comincio a truccarmi, ombretto, matita per gli occhi, rossetto. Di sicuro il risultato non mi soddisfa, ho ancora molta strada da fare da questo punto di vista, ma è comunque accettabile. Infine la mia parrucca e di nuovo davanti allo specchio a rimirarmi.
    
    Sono sotto il climatizzatore che fa gli straordinari per abbassare la temperatura in casa, ma la figura nello specchio mi provoca vampate di calore. Continuo a guardarmi, cammino sui tacchi gustandomi ogni passo, mi giro guardandomi il sedere, lo accarezzo sistemando il bordo del vestito, troppo corto per coprire il bordo delle calze. Forse il tubino è di una taglia sbagliata, era meglio una più piccola, ma anche se non aderentissimo, non riesce a nascondere l’eccitazione che mi pervade e quel bozzo che mi fa difetto ...
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