1. Una sera al drive in


    Data: 06/11/2017, Categorie: Trans Autore: loredanaporcella, Fonte: Annunci69

    ... le preparai una cenetta con finale a sorpresa. Carla era rimasta per servire cena, io ero vestita soltanto in intimo leopardato, ero abbrozzantissima, smalto anch’esso leoprodato, sandali con zeppa che mi alzavano di 18 cm, pur sempre dieci cm più bassa di lei. Finita la cena e salutata Carla, chiesi a Magda di accompagnarmi sul soppalco dove era il nostro letto, mi prese in braccio come una principessa, salì le scale, ci baciammo e mi adagiò sul letto. Le strinsi una benda nera sugli occhi, “adesso arriva la sorpresa amore”, mi voltai e andai verso il mio guaradroba. “Sai Magda, oggi ti voglio, ti voglio scopare” , “Cosa” mi rispose, “con il tuo gingillino? questa si che è una sorpresa”. “Si oggi mi sento maschio, oggi Lory è un toro”. “Uhm - Magda si stava eccitando - hai voglia di usare la lingua, eh maschietta?”. Nel frattempo mi stavo sistemando il gioiellino comprato al sexy shop, uno strapon da maschio, cavo al suo interno. Avrei potuto prenderne anche uno da donna viste le dimensioni del mio pene, ma in questo modo all’interno della cavità il mio cazzetto si sarebbe strusciato e con un po’ di fortuna e tanta eccitazione avrei potuto donare all’unico vero “macho” del nostro rapporto il mio seme. Mi avvicinai a lei, le tolsi le mutandine e le leccai la passerina per qualche minuto. “Uhm come ci sa fare bene il mio toro” disse Magda sorridendo e ancora bendata. Quindi mi avvicinai alla sua fighetta con lo strapon e togliendole la benda le dissi “sorpresa”. Magda ...
    ... inzialmente stupita, alla vista dello strapon si mise a ridere, “Ah ora capisco, vediamo un pò sta vitellina cosa sa fare”. Glielo infilai dentro e inziai a scoparla, non ero proprio un toro, ma a Magda piacque molto, soprattutto quando fuoriuscì un pò del mio seme dal dildo. Quella notte Lory fu soltanto una torellina, il suo culetto rimase vergine, e Magda apprezzò tantissimo la sorpresa.
    
    La mia verginità fu soltanto l’eccezione di una notte, nei giorni successivi Magda rirpese a scoparmi forsennatamente in ogni modo e in ogni occasione, dall’ascensore, alle scale, alla spiaggia. Un giorno le venne voglia di andare in un drive-in, trovè che ce n’era uno a 350 km da noi in Francia. Mi disse di vestirmi sportiva e così optai per una microgonna elasticzzata in jeans, maglietta bianca e zoccoli da 12 cm con gli swarowsky. Arrivammo per l’ultimo spettacolo alle ore 23.00 circa, dal suo lato ordinò due hamburgher e ci dirigemmo verso il fondo, fra noi e lo scherma c’erano una cinquantina di macchine. Del film quella sera non vedemmo nulla, reclinati i sedili, mi ordinò di mettermi alla pecorina, ordine che esaudii immediatmente con entusiasmo. Mentre si sistemava lo strapon, mi alzò la gonna, tirò giù le mie mutandine e inziò a leccarmi il buchetto, ero in estasi, dall’esterno si sentiva il sonoro del film e il vociare proveniente dalle altre macchine. Fu quella sera che mi presentò Big John. Al primo tentativo strillai talmente tanto per il dolore, che Magda mi mise una mano davanti ...
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