1. Una sera al drive in


    Data: 06/11/2017, Categorie: Trans Autore: loredanaporcella, Fonte: Annunci69

    ... belli duri e, che non fanno mai cilecca. Non ci sono molte donne così, ma la fortuna mi diede una seconda occasione. Magda, una 50enne, titolare della palestra che frequenatvo. Era stata campionessa di body building. Si allenava tutti i giorni, pochi erano i maschietti che riusciano a rivaleggiare con lei nei pesi. 185 cm per un quintale di muscoli. un volto tirato, ma affascinante. Mi era stato detto che era bisex, e che da circa un paio di mesi si era separata dal marito. Facevo sempre la civetta con lei, le facevo vedere come miglioravano i mei glutei, lei mi appoggiava le sue mani sulle gambe e sul sedere e mi faceva i complimenti: “Lory hai un bellissimo culetto, molte donne saranno invidiose di te”. Gira e rigira, una prima volta mi ha invitato ad un aperitivo all’uscita della palestra, la seconda volta a cena. La palestra, ma ho poi saputo che ne possiede quattro, doveva renderle molto bene, mi venne a prendere a casa mia a bordo di un maserati gran turismo sport. Per l’occasione indossavo un abito nero lungo quasi trsaparente, aperto sulla schiena fino a quasi il sedere, capelli mossi biondi, e sandali a schiava dorati. Appena scesi la salutai e le diedi un bacio sulla guancia abbracciandola per il collo, con i tacchi le arrivavo sotto il mento. Lei indossava delle scarpe basse, un vestito nero appena sotto il ginocchio, che dava spazio al suo ben decolletè di una quarta abbondante. Dopo la cena mi portò in un night. Mi disse che era attratta da me, non aveva mai ...
    ... avuto relazioni con delle trans, ma per lei io ero una donna, e che donna. Ero al settimo cielo. Fra un drink e l’altro allungava le mani, mi palpava ovunque. Mi disse di essere bisex, e che quindi non disdegnava il cazzo, era stata spostata per dieci anni, ma allungando la mano sul mio basso ventro mi sussurrò: ”con te però la tentazione del cazzo la dovrò dimenticare... cosa hai sotto quelle mutandine? Un biscottino? uhhh che piccolino, scommetto che non diventa neanche duro”. Sorridemmo tutte e due, e io le risposi nell’orecchio che si era proprio piccolino e poco funzionate, ma tanto io non l’avrei usato, perchè godo analmente. La serata finì a casa sua, un lussuoso attico del centro città, aveva un invidiabile collezione di strapon che culminava con il big john, un manganello nero da 30 cm. Ci accontentammo di misure inferiori per quella notte. Mi prese alla pecorina, in braccio, alla monaca, insomma in tutte le posizioni. In breve andai a vivere da lei, smisi di lavorare e diventai una perfetta casalinga. Divenni amica anche della donna delle pulizie, Carla, che Magda aveva assunto per darmi una mano, perchè 200 mq di casa erano troppi per me da sola; la mia giornata infatti era pienissima: non andavo più a lavorare, ma avevo la palestra, l’estetista, la parrucchiera, la massaggiatrice, solarium; e poi avevo da frequentare tutte le boutique del centro, le gioiellerie, i negozi di scarpe, mi rimaneva veramente poco tempo per occuparmi della casa.
    
    Per il suo 51 compleanno ...
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