1. Le mutandine dell’amica di mia figlia (cap finale)


    Data: 06/11/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: PifferaioMagico, Fonte: EroticiRacconti

    ... di schiava!
    
    Non so se la diciottenne sia effettivamente colta di sorpresa da questa svolta narrativa. Oppure se il suo personaggio preveda un’espressione di disorientamento. Fatto sta che mentre cerca di capire come muoversi, la mistress per la prima volta si rivolge a me.
    
    — Tu, spogliati completamente e legala alla sedia.
    
    Obbedisco con vero piacere, ancora intorpidito dall’incendio provocato dalle frustate sul sedere e sulle gambe. Veronica si fa legare, seduta con le mani dietro la schiena.
    
    — Ora mettile questo!
    
    La mistress mi allunga una ball-gag con cinturino in cuoio nero. È un attrezzo di tortura che cambia la polarità della stanza come un interruttore. I respiri iniziano a farsi pesanti. La giovane - si percepisce - è spaventata: non sa fino a che punto il rischio è calcolato.
    
    Le giro il collarino intorno al collo e da dietro verifico che la sfera aderisca all’altezza delle labbra. Poi stringo le due estremità e fisso la linguetta alla fibbia color argento. La salivazione di Veronica prende corpo, lo sguardo è quasi piagnucolante. Ma forse per superare la prova da “slave” è così che deve comportarsi.
    
    Lo stupore aumenta quando la mistress si avvicina a me e con la mano mi accarezza la nuca. Poi avvicina la mia testa e mi bacia sulle labbra. In un attimo la sua lingua inizia a rovistare la mia bocca presa in contropiede: salgo su una nuvoletta e inizio a decollare verso mondi inesplorati.
    
    — Io mi chiamo Madame L. — dice lei guardandomi da pochi ...
    ... centimetri — fissa bene la pronuncia: MA-DA-ME EL. Fossero le tue uniche parole in francese prima di morire.
    
    Mentre il mio cervello inizia a registrare e a rimandarmi infinite volte quel suono nella mente — MA-DA-ME EL, MA-DA-ME EL — la mistress si accovaccia sui tacchi e prende in bocca il mio cazzo duro come un tronco.
    
    Veronica osserva emettendo piccoli gemiti e sbavando dai lati della bocca. Il pompino è maestoso, luccicante, turgido nelle intenzioni e nei risultati.
    
    — Ora questo cazzo è pronto — afferma Madame L. tenendolo in una mano e guardandolo in controluce — Ammanetta questa troietta al termosifone con la faccia verso il muro — mi dice, perentoria.
    
    Eseguo con fulmini di piacere che si proiettano dal cervello alla punta dei miei piedi. Dopo averla slegata dalla sedia, la giro e le aggancio i due collari intorno ai polsi, passando la catena attraverso il calorifero. Madame L. dalla sua borsa estrae un lubrificante.
    
    — Allarga il suo culetto, prima con un dito e poi infilandone al massimo due. Bàgnati indice e medio con quest’olio naturale… Ti aiuterà…
    
    Veronica mugola, non sa ancora se per il piacere desiderato o per il terrore che inizia a pervaderla. Per me il gioco delle dita dentro il suo culo è pari al godimento di una scarcerazione imprevista.
    
    — Adesso la schiavetta va allargata ancora un po’ — sibila Madame L. afferrando l’anal-plug di prima, che ovviamente ha cambiato destinatario.
    
    Con movimenti lenti e circolari, la mistress dilata quel ...