1. Senza via di scampo


    Data: 05/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Incesti Sensazioni Autore: M_Hyde, Fonte: RaccontiMilu

    ... significato.
    
    Non si era più ripresa realmente da quello shock. Da allora aveva avuto alcune relazioni, più o meno durature e felici, ma dentro di lei si era rotto qualcosa che non le consentiva più di fidarsi di un uomo e quindi di avere un compagno di vita come se lo era sempre immaginato fin da piccola.
    
    Si alzò dalla scrivania e si avvicinò alla grande vetrata che dava sulla zona industriale. Di domenica era innaturalmente calma e deserta, i capannoni e le palazzine a vetri che vegliavano centinaia di parcheggi senza auto che da lunedì sarebbero stati contesi nella frenesia dei giorni feriali che lasciava posto a weekend di incantato silenzio.
    
    -‘Daniela Venturi, imprenditrice di successo e donna infelice.’ ‘ Dichiarò alla sua immagine riflessa nel vetro.
    
    -‘Stasera però torna Arianna da Shangai e da domani, in Spagna, il cammino con lei verso Santiago de Compostela forse farà sentire me e mia figlia vicine come una vera famiglia e complici come due vere amiche.’ ‘
    
    Era una vacanza strana per lei, abituata a correre in tutti i sensi. Da quando si era separata dal marito, aveva cercato di dimostrare a se stessa che poteva essere per Arianna sia una madre che un padre, per questo forse aveva iniziato a comprare macchine sportive e a correre sempre. Aveva anche avuto un pauroso incidente, devastante per l’auto ma miracolosamente senza conseguenze per lei. Inoltre negli ultimi anni si era messa ad andare in palestra tutte le mattine, per combattere l’avvicinarsi ...
    ... del decadimento fisico dovuto all’età, anche se, a quarantotto anni, poteva definirsi una donna attraente ed in perfetta forma fisica.
    
    Camminare un po’ e meditare le avrebbe fatto bene. Aveva la sensazione che i ritmi lavorativi e di vita la facessero correre, ma senza un reale scopo, un po’ come quelle icone con l’asino e la carota che gli penzola davanti attaccata ad un bastone. Non voleva finire sfiancata per rincorrere cose che non avrebbero dato veramente valore alla sua vita. Doveva ritrovare se stessa, partendo proprio dal rapporto con sua figlia.
    
    Spense il computer portatile e lo mise nella borsa, raccolse le sue cose e uscì dalla stanza e dagli uffici, chiudendo alle sue spalle il portoncino blindato dopo aver digitato la combinazione che attivava l’allarme.
    
    Scese le scale e si avviò verso l’auto. La zona era deserta, di notte un paio di discoteche in zona attiravano gente di ogni risma, ma di giorno non era una zona pericolosa. Non aveva comunque lasciato l’auto al solito posteggio, ma in un posto un po’ più appartato per evitare che qualche passante si facesse tentare da una bella macchina e magari le rompesse un finestrino o peggio, la rubasse. Girò l’angolo e fice scattare il telecomando. Le luci della sua Audi coupé si accesero. Aprì lo sportello e mise la borsa sui sedili posteriori.
    
    Faceva caldo e si tolse l’impermeabile. Si stava benissimo anche solo con il tailleur.
    
    Una piccola puntura sul fianco la fece trasalire, mosse la mano per scacciare ...
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