1. Senza via di scampo


    Data: 05/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Incesti Sensazioni Autore: M_Hyde, Fonte: RaccontiMilu

    ... avevo avvertita. Se non obbedirai ci sarà sempre la punizione adeguata.’-
    
    A Daniela solo il pensiero di spalancare ancora la bocca faceva male. Era tutta indolenzita e dolorane e riusciva a parlare solo a fatica.
    
    Disperata, cieca, all’improvviso si inginocchiò davanti al suo rapitore e padrone.
    
    -‘Ti scongiuro, perdonami. Tacerò per sempre se non mi darai più il permesso di parlare, ma ti prego, risparmiami di nuovo questa tortura ora.’-
    
    Era sconvolta e sconcertata per quello che aveva appena fatto e detto. Non era più lei.
    
    Anche l’altro doveva esserne rimasto colpito.
    
    -‘Ok, ‘- sentenziò ”ricorda che la punizione per uno sgarro fatto dopo una concessione è dieci volte più dura’-
    
    Daniela annuì non immaginando dove poteva arrivare questa demenziale scala delle punizioni.
    
    Seguì il Padrone fuori dell’appartamento e quindi nell’ascensore.
    
    Si fermarono a quello che doveva essere il piano interrato del garage. Daniela non aveva idea di quale ora fosse. Evidentemente l’uomo doveva aver fatto bene i suoi conti. Era chiaro che non era uno sprovveduto.
    
    Nonostante questo, il rischio era alto e lei percepiva l’adrenalina nell’aria e immaginava il suo corpo nudo a guinzaglio di quel bruto in un luogo pubblico.
    
    La porta dell’ascensore iniziò ad ...
    ... aprirsi lentamente e un rivolo d’aria fresca le accarezzò le curve del corpo. Era incredibilmente esposta e indifesa. Assolutamente priva di ogni controllo su quello che le veniva fatto.
    
    Tra le labbra della sua fichetta, fece capolino un umido sentore di eccitazione.
    
    ‘Mio dio’. Cosa mi sta succedendo? Chi e cosa sono davvero? Non posso credere di essere eccitata.’
    
    Le guance avvamparono e la sensazione umida tra le gambe crebbe.
    
    Era sconvolta da se stessa.
    
    I loro passi echeggiavano nel garage, scanditi dal rumore secco dei tacchi a spillo.
    
    Sentì un’auto che si apriva con un comando a distanza. Una serratura che scattava. Il rumore di una portiera che si apriva e lei che veniva infilata nell’abitacolo e adagiata sui sedili posteriori. Sdraiata.
    
    La porta si richiuse.
    
    Poco dopo l’auto stava viaggiando trasportando Daniela verso un destino ignoto.
    
    Tra le gambe, la sensazione di umido non era più un timido sentore, ma una clamorosa consapevolezza di non sapere più chi fosse, di avere scoperto un lato di se stessa che per tutta la vita non aveva mai sospettato esistesse.
    
    Mentre tutta la sua vita veniva sconvolta e riscritta, in preda ad una stanchezza che le torture e le sensazioni così forti avevano amplificato, Daniela si addormentò esausta. 
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