L’estate
Data: 05/11/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Io_me_e_me_stesso, Fonte: RaccontiMilu
... si slaccia il reggiseno.
Si vede che è abituata a star in situazioni del genere, dove deve mettere in mostra il suo corpo: non è imbarazzata, anzi, conscia della sua bellezza sa come muoversi per eccitare.
Si toglie il reggiseno e me lo lancia, io lo prendo al volo divertito.
Poi si gira, una mano a nascondere il seno, ma non dura tanto e me lo mostra, balla ancora,’ in tutto il suo splendore.
Si gira di nuovo, via le brasiliane e il suo culo perfetto, mi ipnotizza.
Di spalle avanza verso di me, 2 metri, 1 metro, mi fa vedere tutto. Non un pelo, non un segno, non un’imperfezione.
Si gira, completamente depilata.
-Dio, grazie ancora-.
50 centimetri, appoggia una mano sulla mia spalla, poi l’altra, si avvicina ancora.
‘
Un piede sul divano, a farmi vedere davvero ogni cosa di lei.
Anche la sua figa è bellissima.
Bagnata, si vede senza toccare, e gonfia.
30 centimetri, si piega verso di me, le labbra si sfiorano, la musica si spegne.
Chissà, un caso o è un balletto studiato? Chissenefrega.
“Ti è piaciuto, eh?”
“Da morire”.
Mi bacia, con forza, con passione.
Adoro le donne che a letto non subiscono e basta ma che anzi conducono a tratti il gioco, che son calde, vogliose.
Si siede sulle mie gambe, il cazzo completamente duro la tocca chiaramente.
Lo prende in mano e ne saggia le dimensioni e la durezza. Da come la sua lingua impazzisce nella mia bocca capisco che apprezza la qualità.
Le ...
... mie mani le stringono il culo, sodo e liscio.
Mi stacco dalla sua bocca, la sollevo in braccio senza sforzo e mi dirigo verso la camera, mentre le sue unghie si avvinghiano nella mia schiena, facendo quasi male, e la lingua mi lecca il collo.
Arrivo sul letto, senza mollarla la faccio sdraiare e io sopra di lei. Si rimposessa del mio cazzo, lo appoggia sulla sua figa calda e bagnata.
La guardo negli occhi, non voglio usare il preservativo.
Mi guarda, pensando la stessa cosa: “Non ci pensare nemmeno a metterlo, voglio sentirti nudo, senza nulla.”
Guardandola negli occhi, calamite che si attraggono, la penetro,’ lentamente.
Non voglio farle male ed è davvero stretta.
Lentamente entro in lei, facendole sentire ogni millimetro. Brividi la percorrono, li sento nei suoi muscoli.
Sono tutto dentro quando ricomincio a baciarla, stando fermo, voglio dar tempo al suo corpo di abituarsi a me.
Quando la sento pronta inizio a muovermi, dapprima lentamente, tutto dentro e tutto fuori, poi sempre più veloce.
Le sue mani corrono sulla mia schiena, sulla nuca, avanti e indietro, impazzite.
Inizio a toccarle le tette, prima solo sfiorandole poi con più forza pizzico i capezzoli, la sento gemere.
Sento che non durerò ancora a lungo con questo ritmo ma non voglio venire. Allora la stringo a me, mi giro e la faccio venir sopra, dove so che lei verrà in pochissimo tempo.
Inizia a cavalcarmi, fino in fondo, avanti e indietro,’ sento dai suoi movimenti ...