1. Cenerentola Scoppiata – by Mirta D.


    Data: 27/01/2019, Categorie: 69, Erotici Racconti Etero Sensazioni Autore: Dark_Ghost, Fonte: RaccontiMilu

    ... diventare duro!!
    
    -Sono già tutta bagnata
    
    -Sei alla riunione?
    
    -Sì, che due coglioni ‘ digito.
    
    -è brutto bagnarsi a una riunione dell’anonima alcolisti.
    
    -Simpatico!
    
    -Dopo mi chiami?
    
    -Sì, se riesco, qua sembra andare per le lunghe, ho già voglia di un goccetto!
    
    Lui mi risponde con la foto del suo cazzo in primo piano, enorme, nodoso e congestionato, con scritto sotto: – Vieni a berlo da me.
    
    Arrossisco violentemente, e chiudo la messaggistica guardandomi attorno. Nessuno mi caga.
    
    Non appena tutti si alzano, mi avvicino al fondo della sala sperando nel buffet, ma ci sono soltanto patatine stantie e del tè freddo, sbuffo. La mia madrina mi si affianca e commenta: ‘è andata bene, no?’ con un sorriso sgargiante.
    
    La guardo storto. Ha questa montagna di capelli ricci biondi e soffici e un trucco sempre eccessivo, e poi ha la mania di portare abiti cortissimi, e aggiungerei anche inappropriati per la sua età oramai. Ma ciò che mi manda in bestia è che sorride sempre, continuamente.
    
    ‘Proprio bene non direi, insomma, è imbarazzante’ rispondo acida mettendomi le mani sui fianchi.
    
    ‘Oh, dai è stato divertente e poi almeno così eviterai che tuo marito chieda il divorzio e si prenda la casa e che tu finisca a stare dalla tua matrigna’ sorride. Di nuovo. Se le buttassi giù tutti denti sarebbe brutto? Rischio che mi iscrivano a un seminario sul controllo della rabbia?
    
    ‘Potrei venire a stare da te’ dico con gli occhi da cucciolo.
    
    ‘I miei amanti.. ...
    ... cioè il mio amante e l’altro che non sa del primo, non la prenderebbero bene, e poi sai c’è pure mio marito, quello che paga tutto, che non ne sarebbe felice’ ribatte lei, sistemandosi i capelli già sistemati con una mano dalle unghie laccate di giallo.
    
    ‘Ti rendi conto vero, che è tutta colpa tua se mi trovo in queste condizioni?’ la accuso per l’ennesima volta, ma come sempre le mie parole le scivolano addosso, Alza le spalle continua a sorridere.
    
    ‘Ahhh parlare con te è inutile!’ le sibilo addosso, uscendo dal seminterrato in periferia dove si è tenuta la riunione. Lei mi trotterella dietro, come se danzasse nell’aria, lo so anche senza voltarmi, lo evinco dal ticchettio delle sue Louboutin.
    
    ‘Ohhh andiamo, Tella, se non fosse stato per me avresti fatto la commessa in un negozio di scarpe, le tue aspirazioni si fermavano lì. Alla fissa delle scarpe!’ mi dice picchiettandomi sulla spalla.
    
    ‘Se non fosse stato per te non mi sarei mai strafatta, né avrei iniziato a bere, e nemmeno avrei sposato un uomo insopportabile, cazzo!’
    
    ‘E che ne sai?’
    
    Ci fronteggiamo. Sembra incredibile, ma sta ridendo!
    
    ‘In fondo vivi in una bella casa, non lavori… sei libera… sei stata fortunata, no? Sembra una fiaba!’
    
    ‘Sì, proprio una fiaba del cazzo!’
    
    Si sta facendo buio, le strade sono ancora umide di pioggia e le pozzanghere riflettono l’azzurrino pallido del suo abitino di Versace, e non so perché, ma mi irrita pure quello.
    
    ‘Maledetto il giorno che t’ho incontrata!’ sbotto ...
«1234...17»