1. Cenerentola Scoppiata – by Mirta D.


    Data: 27/01/2019, Categorie: 69, Erotici Racconti Etero Sensazioni Autore: Dark_Ghost, Fonte: RaccontiMilu

    ‘Ciao, mi chiamo Cenerentola, Tella, per gli amici, ho trent’anni e sono alcolizzata’ dico alzandomi dalla sedia, sentendomi tremendamente a disagio. Hanno già parlato tutti e ora tocca a proprio a me, e non posso scappare, porca troia!
    
    ‘Ciao, Tella!’ rispondono in coro gli altri partecipanti. Sono circa una decina, non di più, forse qui nei sobborghi di Los Fiabeles, essere alcolisti è un vanto, non una colpa, è che non potevo andare a una riunione di quelle che si organizziano in Wisteria Lane, la zona residenziale, perché temevo che arrivasse all’orecchio delle mie amiche e delle mie sorellastre rompicoglioni.
    
    Continuo a rimanere in piedi, perché il mio sponsor, la mia madrina – che è una fata a capire le persone – mi ha detto che devo raccontare TUTTE le mie dipendenze, non solo l’alcolismo, altrimenti non funziona. Per farmi coraggio, prima, nel suv, ho bevuto un goccetto infatti.
    
    ‘E… e poi faccio anche saltuariamente uso di sostanze stupefacenti, ma non roba pesante, roba leggera che si fuma, e una sola volta di quell’altra, quella che… sembra talco ma non lo è, e serve a darti l’allegria’ tutti mi guardano sgranando gli occhi perché ho canticchiato, dicendo l’ultima parte e una ragazza con la cresta da punk, alla mia sinistra sghignazza.
    
    Mi faccio coraggio e riprendo ‘e comunque non è stata colpa mia, quella volta’ specifico un po’ scocciata, fissando ostentatamente la mia madrina che se ne sta un po’ nascosta, in fondo alla sala. Quest’ultima mi fa cenno ...
    ... di andare avanti, come se quella volta non contasse. Il festino l’aveva organizzato lei, certo. Comunque proseguo ‘e… e poi, per ultimo, tendo a essere molto sboccata, non riesco a fare a meno di dire parolacce, a volte senza rendermene nemmeno conto, e quel coglione di mio marito non lo sopporta, cazzo!’ concludo avvampando.
    
    ‘Sindrome di Tourette?’ suggerisce un uomo sulla trentina, dai capelli unticci, seduto scompostamente sulla sedia.
    
    Lo guardo storto, tornando a sedermi. ‘No, non è quella, ho già sentito i medici, porca puttana!’ rispondo scocciata. Tutti scoppiano a ridere, Cazzo, come li odio, e pensare che loro hanno fatto ben di peggio, uno addirittura da finto che la madre morta fosse ancora viva per intascarsi la sua pensione e continuare a rifornirsi di alcolici, e un altro ha rubato l’iPhone del figlio per comperarsi il fumo. Io queste cose non le faccio, porca vacca!
    
    ‘Grazie, Tella, per la tua testimonianza’ commenta il Presidente della Riunione. Gli faccio un cenno col capo. Poi abbasso la testa fingendomi interessata alla lettura della Bibbia degli Alcolisti Anonimi alla quale si sta dedicando il Presidente, ma in realtà smanetto sul mio cellulare, fingendomi assorta nell’assorbire ciò che blatera.
    
    -Ti voglio, non faccio altro che pensare a te e alle tue scarpette- leggo su whatsupp.
    
    -Anche io, ti penso sempre e non vedo l’ora di toccarti, di prendertelo in bocca e di succhiartelo finché non godi. – rispondo digitando velocemente.
    
    -Me lo fai ...
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