1. Un insolito pomeriggio


    Data: 26/01/2019, Categorie: Autoerotismo Etero Sensazioni Autore: Dedalus, Fonte: RaccontiMilu

    Martina parcheggiò e tirò un sospiro di sollievo quando il cellulare smise di vibrare. Guardò la chat di Whatsapp e scorse velocemente i messaggi di Alberto. Le scriveva che sarebbe rientrato più tardi rispetto al solito perché doveva passare dai suoi genitori a prendere delle camicie che sua madre gli aveva aggiustato. Martina chiuse gli occhi e abbandonò per qualche istante la testa contro il sedile dell’auto. La casa dei genitori di Alberto era dall’altra parte della città rispetto a loro, probabile che ci avrebbe messo più di un’ora, col traffico e tutto.
    
    Mancavano poche settimane alla pausa estiva, la città era un forno e sembrava che tutti, per il gran caldo o perché ormai impazienti di chiudere tutto e partire per le vacanze, fossero più nervosi del solito. Bastava tenere duro ancora qualche giorno e poi la città si sarebbe svuotata.
    
    Martina recuperò la spesa dal sedile posteriore e si avviò verso casa.
    
    Con la coda dell’occhio registrò il ‘bavoso’ alla finestra del secondo piano che la fissava. Martina pensava che oramai si trattasse di un appuntamento fisso. Dapprima non ci aveva fatto caso, ma poi aveva notato che il vicino si faceva sempre trovare vigile, al balcone, nell’intervallo di tempo in cui sapeva che lei sarebbe rientrata. All’inizio la cosa l’aveva turbata, poi non ci aveva più fatto caso. Ogni tanto, per cambiare un po’ il copione, gli lanciava qualche sguardo truce, ma il vicino non pareva farci troppo caso.
    
    Quel giorno indossava una gonna ...
    ... nera aderente sui fianchi magri e una camicetta aperta su una canottiera nera. Stava morendo di caldo, non vedeva l’ora di buttarsi sotto la doccia e rilassarsi fino all’ora di cena, in attesa di Alberto.
    
    Dopo aver messo via la spesa ed essersi fatta una doccia rinfrescante, Martina si accasciò sul divano. Indossava solo una maglietta di cotone, una maglietta vecchia, che ormai non avrebbe più potuto indossare fuori ma a cui era affezionata, e un paio di slip neri, con un leggero pizzo.
    
    Riprese in mano il cellulare e rilesse i messaggi di Alberto. Scriveva che avrebbe tardato perché i suoi genitori lo avevano spedito a fare qualche commissione. Sospirò. Alberto le mancava, ultimamente, a causa del lavoro di entrambi, si vedevano molto poco, giusto la sera, e anche le occasioni di svago e di intimità erano difficili da trovare. La sera il più delle volte erano esausti e si addormentavano quasi subito uno nelle braccia dell’altro. Da quanto non facevano l’amore? Da una settimana forse dieci giorni. Non era tanto, ma a Martina mancava Alberto e il contatto fisico e sudato col suo corpo. Avevano un’ottima intesa, ma dopo quasi quattro anni di convivenza le cose stavano scivolando gradatamente nella routine, anche sotto quell’aspetto. Ogni tanto si dicevano che avrebbero dovuto ‘osare’ di più nella loro vita sessuale, ma per ora il tutto era rimasto sotto forma di fantasia. Una specie di stimolante o di divertimento con cui si stuzzicavano a vicenda.
    
    Martina si stiracchiò, ...
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