1. Realtà e fantasia


    Data: 22/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Ezio, Fonte: EroticiRacconti

    ... contraddistinto dal numero 24, come la camera.
    
    Ci sedemmo e lui mi chiese se bevessi vino. Gli dissi che ero astemio. Allora ordinò un quartino per lui di bianco e per me c’era la brocca dell’acqua già sulla tavola, con dentro qualche cubetto di ghiaccio (eravamo a luglio e faceva parecchio caldo). Mangiammo lasagne, pesce fritto e per finire una pesca (che ai giorni attuali potremmo definire gigantesca) che aveva un sapore fantastico. Inoltre, dato che era domenica anche una coppetta di gelato! Tombola! Allora ero molto magro ma mangiare tutta quella roba insieme rarissimamente l’avevo fatto! Sarei certamente ingrassato dopo una settimana se non mi fossi mosso e molto!
    
    Insomma, per farla un po’ breve, passarono due giorni di spiaggia (dove correvamo la mattina presto sulla battigia, giocavamo a pallone, nuotavamo insieme, prendevamo il sole sdraiati sulla sabbia calda tanto da scottarsi un po’) divertendoci un sacco e facendo molta amicizia.
    
    Lui mi trattava come un fratello minore ed io mi ero affezionato a lui come un fratello maggiore in due giorni appena!
    
    Il terzo giorno, tornando dalla spiaggia mi recai nella stanza da bagno ove era situata la doccia ed entrando vidi che Andrea era già dentro. Vieni mi disse, non aspettare fuori, facciamo la doccia insieme.
    
    Nei giorni precedenti avevo fatto la doccia da solo, oltre che i miei bisogni, e non avevo mai fatto la doccia insieme ad altri. Non praticavo uno sport di squadra e quindi non avendola mai fatta ...
    ... insieme ad altri, la doccia per me era una cosa solitaria, privata e non sapevo come comportarmi.
    
    Lui, Andrea, si tolse gli slip e rimase nudo. Lo guardai, anzi lo fissai sorpreso ed ammirato. Il corpo era veramente bello, torace largo, aureole dei capezzoli molto grandi, gambe forti e muscolose, nessuna peluria se non quella intorno alle ascelle ed al pube, ed un uccello…..un uccello che a me parve enorme confronto al mio anche se era penzolante a riposo che ho sempre avuto una misura…medio piccola. Bello, penzolante sopra due palle molto grandi con una delle due che penzolava di più dell’altra. Emanava forza, vitalità, bellezza!
    
    Vieni, mi ripetette, togliti gli slip e vieni a fare la doccia. Più che un invito fu un ordine. Io rimasi ancora fermo, ero come pietrificato. Vergogna di mostrarmi, vergogna ed imbarazzo per farmi vedere nudo e per vedere quel marcantonio nudo. Allora lui si avvicinò a me, mi abbracciò e con molta delicatezza mi tolse il costume da bagno. Rimasi nudo come un verme e misi le mie mani davanti a coprirmi la vergogna. Lui delicatamente mi spinse sotto la doccia. L’aveva già aperta e scendeva un’acqua calda, quasi bollente. Si insaponò le mani ed iniziò ad insaponarmi il torace; poi mi fece voltare ed iniziò ad insaponarmi la schiena. Ero come paralizzato, fermo come un palo. Arrivò al mio sedere. Insaponò delicatamente anche quello ed entrò nella fessura e con le dita insaponò per bene fino al buchino. Sentii un brivido lungo la schiena, nel sedere e ...