1. Dopo lungo penare divento l’amante di mia madre


    Data: 05/11/2017, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    ... Li divorai. Mi soffermai molto su quelli che parlavano di incesto. Scoprii che i più eccitanti erano quelli che descrivevano i rapporti tra figlio e madre. Mi resi conto che erano dettati da menti perverse e che erano, credo, per la stragrande maggioranza frutto di fantasie. Ciò nonostante mi colpirono molto. Trascorsi l’intera notte a leggerli e quando ne trovavo dei più eccitanti accompagnavo la lettura con lunghe carezze al mio cazzo. Quella notte eiaculai tante di quelle volte che con la quantità di sperma espulso avrei potuto fecondare un reggimento di donne. Il mattino mi sorprese ancora addormentato. Mamma venne nella mia stanza e mi chiese come mai fossi ancora a letto. Le risposi che non mi sentivo bene. Era vero perché le troppe seghe che mi ero tirato durante la notte mi avevano ridotto ad uno straccio. Danni mi mise una mano sulla fronte e constatò che non avevo febbre. Il suo sguardo cadde sul pavimento, notò la macchia di sperma del giorno prima (non avevo pulito) e sorrise. Si chino e mi baciò. I miei occhi caddero nell’apertura della camicia e vidi il solco che separa le tette e la loro parte superiore. Erano bianchissime. Immaginai il resto nascosto dal reggiseno. Il cazzo si sveglio e prese a crescere. Mamma si rimise dritta e dandomi una carezza mi disse che mi avrebbe chiamato ogni ora per sapere come stavo. Andò via. Restai solo con i miei pensieri e con la immagine di mia madre che si proiettava nella mia mente. Da quel momento cominciai a guardare mia ...
    ... madre con occhi diversi. Intanto la feci entrare quale protagonista principale nei miei sogni erotici. La resi l’eroina delle mie fantasie porno. Diventò un’ossessione. Gli anni si succedevano uno dietro l’altro. Raggiunsi i diciotto anni e presi il diploma al liceo classico con il massimo dei voti. Mi iscrissi all’università. Il mese di ottobre Danni raggiunse il suo trentacinquesimo anno di età. Era sempre più bella. Sembrava che il passare degli anni la ringiovanissero. Non lo dico perché &egrave mia madre. La prova era che aveva molti orsi al seguito desiderosi di lappare il suo miele. Anch’io avrei dato tutto me stesso per stringerla nuda tra le mie braccia. Ne ero innamorato così come un uomo ama una donna. Ero ancora vergine. Sì, nessuna ragazza &egrave riuscita ad attirare le mie attenzioni così come lo ha fatto mia madre. Danni ignorava che io la desiderassi come donna. Lei credeva che le mie effusioni fossero dovute al fatto che ero suo figlio. Non immaginava che l’animale che albergava in me aveva, già da un bel pò di tempo, smesso di vederla come madre. Dovevo solo fare il grande passo. Vincere il timore del più che probabile rifiuto e dirle che l’amavo. Non c’era altra via. Dovevo sfidare il fato. Danni doveva essere mia.
    
    Sono una donna di 35 anni. Mi chiamo Danni ed ho un figlio di 18 anni. L’ho avuto che avevo 17 anni. Il padre era un ragazzo della mia stessa età. Eravamo innamorati. Era un amore giovanile e conteneva molta passione più che altro dettata da ...
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