1. Piccolo e minuto sfondato da grande e grosso


    Data: 19/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... fissarlo. Era sicuramente oltre i due metri e, dal fisico, era certamente uno sportivo. Vista la taglia riuscì a proporgli solo alcuni capi e quindi iniziò a provarne uno. Poteva andare anche se era da ritoccare. Ovviamente Gianni con la scusa di vedere come li indossava iniziò a infilargli le mani un po’ di qua e un po’ di la con grande soddisfazione. Alla fine ne prese un paio che dovevano essere sistemati.
    
    “Domani pomeriggio sono pronti. Meglio se sul tardi.”
    
    “Fate anche consegne a domicilio?”
    
    La domanda lo prese in contropiede perché non lo facevano ma, chissà perché, rispose con un: “no, ma posso portarli io. Termino alle diciotto...”
    
    Accettò e si fece lasciare l’indirizzo.
    
    Il giorno dopo suonò: “chi è?”
    
    “Sono venuto a consegnare i pantaloni.”
    
    “Si, perfetto, settimo piano. Ti apro.”
    
    Quando uscì dall’ascensore lo vide sulla porta e, dopo averlo raggiunto, gli allungò il pacco.
    
    “Aspetta. Ti dispiace se li provo? Così mi dici se vanno bene.”
    
    Accettò e, una volta in casa si tolse i pantaloni davanti a lui dicendo un: “faccio in un attimo”.
    
    Come si sfilò i jeans Gianni trasecolò osservando che indossava un paio di slip quasi trasparenti che lasciavo vedere tutto quel ben di Dio che si portava tra le gambe. Provò a distogliere lo sguardo ma non ci riuscì finché non indossò il nuovo paio di pantaloni.
    
    “Si, li sento bene. Cosa ti sembra?”
    
    “Perfetti, cadono benissimo. Abbiamo una buona sartoria. E poi con un fisico come il tuo...” Non ...
    ... finì la frase pensando a che diavolo aveva detto e vedendo il cliente sorridergli prima di chiedergli a bruciapelo: “ma quanti anni hai?”
    
    “Venticinque.”
    
    “Venticinque! Però! Ne dimostri tanti di meno...”
    
    Questa volta fu Gianni a sorridere.
    
    “Beh! Anche tu non scherzi a fisico. Sei splendido.” E, fissandolo con intensità, aggiunse: “e hai un culetto che è uno spettacolo.”
    
    Gianni sobbalzò. Si, si stava gustando quel ragazzone ma pensava di essere il solo a farlo anche se quella frase sembrò indicare che anche l’altro lo stesse apprezzando. In ogni caso non disse nulla.
    
    “Adesso me li tolgo, meglio tenerli così belli piegati...”.
    
    In un attimo fu nuovamente in mutande e avvicinandosi gli chiese quanto doveva per la consegna.
    
    “Niente, niente.”
    
    Gli allungò venti euro ma Gianni rifiutò dicendo che lo aveva fatto così, e non voleva nulla.
    
    “Bevi almeno qualcosa? Una coca? Un’aranciata?”
    
    Accettò. Lo fece sedere sul divano e, senza preoccuparsi di rivestirsi, se ne andò in cucina. Tornato con la bibita gli si sedette accanto.
    
    Gli occhi di Gianni osservarono quelle lunghe gambe pelose e si spinsero nuovamente a cercare il suo sesso che era coperto dalla maglietta.
    
    “E così hai venticinque anni. Sai che te ne davo si e no diciotto? Sei così mingherlino e slanciato che sembri un ragazzino. E’ da tanto che lavori li?”
    
    “Tre anni.”
    
    “Ti trovi bene?”
    
    “Si, si...”
    
    “Oh! Che stupido! Non ci siamo neanche presentati. Io sono Lorenzo.”
    
    “Gianni.”
    
    Gli ...
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