1. Taylor Made (su misura) - Cap. III


    Data: 17/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: scaaty, Fonte: EroticiRacconti

    ... varrebbe tutti i soldi che ho speso fino a ora.
    
    - Io… - prende fiato, come prima di un tuffo, e poi – io ho bisogno di questo… lavoro –
    
    - Lavoro – la interrompo io – sì, potremmo chiamarlo così –
    
    - Davvero… ne ho bisogno. Non… non so cosa fare, altrimenti. Sono… sono… -
    
    E all’improvviso non riesce più a parlare, un singhiozzo le blocca la gola e le lacrime scendono dagli occhi, portandosi dietro le strisce nere del trucco
    
    - Disperata – riesce infine a sussurrare.
    
    Apre la borsa, prende un fazzoletto, si asciuga gli occhi e soffia piano il naso – disperata – ripete in un sussurro.
    
    Mi guarda.
    
    Se si aspetta comprensione, solidarietà, empatia, non trova nulla di tutto ciò.
    
    Butto un occhio allo schermo del pc, clicco su qualcosa, sbuffo, appoggio due dita sulle tempie.
    
    - Elena, hai visto – sono passato al tu, direttamente, senza chiederle nulla – hai visto la ragazza che è uscita? Insomma… -
    
    - Ma io faccio… farò… tutto, tutto quello che… che… mi hanno spiegato che… -
    
    - Anche quella ragazza, Elena, anche lei fa tutto quello che…. Ti hanno spiegato, diciamo così. Anche lei vuole questo… lavoro, come lo hai chiamato, e vuole farlo esattamente quanto te… -
    
    Elena si alza.
    
    È in piedi, davanti alla scrivania.
    
    Piange, lacrime scendono lente sulle sue guance, ma la voce è ferma – no –
    
    - Come no? –
    
    - No – ripete – lei non può volerlo quanto me, questo lavoro. Perché per me è l’unica possibilità, l’unica scelta. Prenda me. La supplico. ...
    ... Prenda me -
    
    E, lentamente, Elena si inginocchia nel centro della stanza, dopo aver attentamente appoggiato la borsa sullo sgabello.
    
    - Prenda me - ripete guardandomi, mentre è in ginocchio davanti alla scrivania – sarò quello che lei vuole. Prenda me -
    
    Un’altra occhiata allo schermo del pc, ancora due clic, mentre lei resta lì, ferma, in ginocchio.
    
    Lentamente mi alzo.
    
    Lei mi segue con lo sguardo.
    
    Giro attorno alla scrivania, poi le passo dietro, mi siedo sulla sedia imbottita davanti a lei.
    
    La guardo fisso.
    
    - Quanto ti hanno detto che guadagnerai se ti darò il lavoro? -
    
    Elena mi risponde.
    
    - Ti faccio una proposta – le dico infine, scuotendo la testa – e spero di non dovermene pentire… -
    
    Elena spalanca gli occhi e mi guarda, quasi senza respirare.
    
    - Ok – dico infine, deciso – la proposta è questa: due settimane di prova. Due settimane senza prendere un soldo -
    
    Elena fa per dire qualcosa, ma la fermo subito con un cenno
    
    - Non posso mandarti via, per le due settimane. Naturalmente, tu invece puoi andartene quando vuoi, ma senza nessun pagamento -
    
    Elena deglutisce
    
    - Ma se supererai il periodo di prova, allora dopo, per tutto il periodo in cui resterai, ti darò il doppio di quanto ti hanno promesso -
    
    Lei tace.
    
    Io spiego – è un test. Tu vuoi che rinunci alla ragazza che è uscita prima, e solo perché sostieni che anche se lei è nettamente più attraente di te, senza offesa ma è un dato di fatto, i tuoi… servizi, chiamiamoli così, mi ...