1. Come una puttana di strada


    Data: 17/01/2019, Categorie: Trans Autore: deborahtravesta, Fonte: Annunci69

    ... viso abbronzato ed un filo di barba scura! Quel ragazzo, a primo impatto, oltre che bello, mi sembrava affidabile e pulito. Ma poichè la paura e la non esperienza mi bloccavano, lui, un pò spazientito ribattè ancora "Mi capisci, parli italiano????" Aveva una voce decisa, con accento profondamente meridionale.
    
    Tremavo di eccitazione e paura. "Sì, ti capisce perfettamente” intervenne Leo nel frattempo sceso dall’auto “ma guarda che è una travestita non una donna ed ha pure superato la cinquantina!!!” “Dove è il problema, proprio una trav matura io cercavo! Quanto vuoi insomma?” rispose il ragazzo mentre io ancora imbranata e inebetita stavo zitta; Leo allora, stando al gioco di farmi passare per una vera puttana, gli disse che si sarebbero accordati dopo in base a quello che voleva farmi e alla soddisfazione che potevo dargli “Un accordo lo si trova. Ma tu sei il suo pappone?” disse il ragazzo “No sono solo un amico” rispose Leo. A questo punto il ragazzo scese dal TIR, mi si avvicina invitandomi a salire in cabina; ora lo vedevo bene in piedi: fico, molto maschile, un corpo slanciato e muscoloso da sportivo. Io mi chiedevo che cosa lo poteva attrarre di me, una travestita che, per l’età, poteva essere anche sua madre!!!
    
    "Allora come ti chiami?" mi disse.
    
    "Deborah” risposi.
    
    ”Un bel nome, un po’ da troia, che dici? Ti spiace se sarò un po' volgare?"
    
    "No, anzi!" dissi io
    
    “Comunque piacere. Io sono Gaetano detto Tano, siciliano purosangue” rispose lui.
    
    Stavo ...
    ... prendendo coraggio, ero sbattuta tra eccitazione e paura tanto che, non mi vergogno a dirlo, sentii colare tra le mutandine alcune gocce calde di piscia che mi davano però una sensazione fantastica sul pancino e mi ricordavano i tempi in cui da bambino femminiello, venivo usata da ragazzi più vecchi di me e poi picchiato quando rifiutavo certe prestazioni. Poiché faticavo a salire nel camion a causa della aderenza della gonna e ai tacchi alti, lui appoggiò le mani nel mio culetto spingendomi dentro. “Madonna che culo favoloso che hai!!!! Sai quante donne vorrebbero avere il tuo culo???” disse. La cabina era dotata di ogni confort, c’era persino la macchina del caffè. Tano chiuse le tendine per oscurare la visibilità dall’esterno invitandomi a sfilarmi gonna e camicia; rimasi in autoreggenti, mutandine e reggiseno e tacchi a spillo. .
    
    Si tolse maglione, camicia pantaloni e resto; vidi un cazzo duro e turgido, splendidamente depilato e già scappellato, scuro, pulitissimo e profumatissimo, una goduria!! Mi invitò a prenderlo in mano ed io ubbidiente iniziai a masturbarlo e carezzarlo con maestria, quindi a leccarlo, dando un colpo all’asta l’altro alla cappella poi me lo infilai completamente in bocca. Lo succhiavo e leccavo con passione vera, mentre lui sussurrava parole volgari e molto oscene al mio indirizzo (cosa che mi caricava da pazzi). Glielo leccavo in lungo ed in largo arrivando a succhiare anche la sacca dei testicoli. Ad un certo punto mi fermò dicendomi: “Senti ...