1. Come una puttana di strada


    Data: 17/01/2019, Categorie: Trans Autore: deborahtravesta, Fonte: Annunci69

    Era da molto tempo che smaniavo di andare, per puro gioco, ad esibirmi nei panni di una prostituta di strada: era una fantasia che desideravo da anni, ma tutto, ripeto, tutto, limitato ad un gioco per farmi salire adrenalina e eccitazione. Spessissimo ho fatto incontri all’aperto, ma sempre in luoghi isolati, in campagna, collina o in qualche cinema; L’idea di farmi vedere da estranei nei panni di una prostituta, sentire reazioni, commenti, mi eccitava da morire. Ma mai ne avevo avuto il coraggio, perché, oltre all’imbarazzo, sapevo che si potevano fare anche incontri spiacevoli con persone invasate e magari pure violente. Ma questo desiderio mi rodeva dentro, e di ciò ne parlavo spesso anche con un amico fidato (Leo) che frequento e conosco gia da tempo; con mia sorpresa, un giorno lui stesso si è offerto di accompagnarmi a fare questa esperienza; io ero abbastanza tranquilla perché, oltre a conoscerlo bene è pure un istruttore di arti marziali quindi…..Il posto dove andare, tra Vicenza e Padova, lo scelse lui, perchè sapeva che c’era un giro discreto ma non una cosa pericolosa e troppo in vista, (proprio come volevo io). Ci trovammo cosi una sera vicino Thiene: indossavo piumino e una tuta sportiva, ma sotto mi ero gia messa autoreggenti fumo velate, mutandina e reggiseno in pizzo neri…..mentre nel borsone tenevo tutto il resto (parrucca, rossetto, orecchini, minigonna, tacco a spillo…..). Mi cambiai nella sua automobile e dopo mezz’ora di strada arrivammo nel posto che ...
    ... conosceva: c’erano ombre un pò dappertutto, un discreto via vai di auto e camion, ma niente di particolarmente allarmante e pericoloso. Leo mi invitò a scendere: io ero incerta, mi ero quasi pentita, ma l’eccitazione di giocare a fare la puttana di strada mi faceva andare a mille il cuore. Leo mi consigliò di non allontanarmi troppo, di stare posata alla sua auto; così feci, ma non per questo passai comunque inosservata, in quanto indossavo una minigonna nera cortissima e superaderente da cui sotto spuntava il pizzo delle autoreggenti e ai piedini un tacco 12. E infatti in pochi minuti si avvicinarono ad abbordarmi a turno alcuni uomini. La cosa mi lusingava ed eccitava anche perché , nonostante si capisse bene che non ero una femminuccia ma una travestita, mi chiedevano prestazioni e tariffario! Ma non me la sentivo, ero bloccata, tanto che qualcuno mi apostrofò dicendomi “Hei, troia, allora ti decidi?? te la tiri….” Il gioco mi piaceva, sia le proposte che gli insulti e il turpiloquio, ma le persone che vedevo non mi convincevano tanto, così quando dissi a Leo che forse era meglio andarsene o spostarsi, improvvisamente mi si accosta un Tir: si abbassa il finestrino e una voce dall’interno fa:
    
    "Ciao sei libera? Quanto vuoi?" Era la prima volta che ricevevo una proposta simile…..ahhh già, mi ero dimenticata che venivo presa per una battona! Tanta era la tensione e l’imbarazzo che non riuscivo a rispondere. Dall’alto della cabina era sporto un ragazzo giovane, molto maschile, ...
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