1. L’intreccio – Capitolo 11 – L’intesa tra Corrado, Filippo e Luana


    Data: 17/01/2019, Categorie: Cuckold Etero Tradimenti Autore: Maturo61, Fonte: RaccontiMilu

    ... dissi apertamente: “Luana sto per venire” “Fermo Filippo io sono già venuta ma ne voglio ancora” Si fermò si staccò dal cazzo e si mise a carponi sul letto. “prendimi da dietro Filippo, fottimi ancora”. Le cinsi i fianchi e la penetrai in figa con un sol colpo, attesi un attimo prima di iniziare a chiavarla nuovamente. Aumentai gradatamente il ritmo, lei sbatteva la testa e gridava forte “Vieni Filippo, vieni. Riempimi tutta.” Esplosi tutto dentro di lei, sentivo i muscoli della vagina contrarsi sempre più come se mi stesse facendo un pompino con la figa. Si girò verso di me mi prese il cazzo in bocca e lo ripulì completamente. Poi mi attrasse a sé e mi baciò appassionatamente. Ci adagiammo sul letto. “Grazie Filippo” mi disse “sei magnifico, scopi meravigliosamente” Ci girammo entrambi verso Corrado intento a pulirsi una mano con una salviettina.
    
    “Posso farmi una doccia?” Chiesi “Certo” rispose lei e mi accompagnò nel bagno attiguo alla stanza rossa. Entrai in bagno aprii l’acqua e mi feci una doccia calda. Mi misi l’accappatoio ed entrai nuovamente nella stanza rossa e vidi uno scena incredibile: Corrado intento a ripulire la figa di sua moglie del mio sperma e ...
    ... degli umori di lei. “Lecca Corrado, lecca e pulisci bene” lo esortava. E lui docile, docile eseguiva l’ordine imposto.
    
    Finito di pulirla lei gli ordinò: “Ora basta vado a farmi una doccia anche io”. Lo fece togliere da sopra di lei e andò in bagno. Guardavo Corrado umiliato con la testa china non era più l’uomo che aveva posto le condizioni di riservatezza. Mi faceva un po’ pena.
    
    Uscita dalla doccia venne da me. “Ora devi andare Filippo, ti chiamo domani mattina e domani, se non hai tanti impegni di lavoro, stiamo un po’ insieme da soli.” “Ok” replicai “ti faccio sapere i miei impegni” le dissi. Mi rivestii, attesi che anche lei si rivestisse e mi accompagnò al portone di casa. Chiamò l’uomo della sicurezza e le disse “Giovanni vada a prendere l’auto del Sig. Filippo”. Passarono pochi minuti ed arrivò Giovanni dal garage. Mi accingevo a baciarla per salutarla ma lei mi stoppò “Non qui davanti a Giovanni” “Ok” annuii.
    
    Salii in macchina e feci i 200 m. di vialetto. Collaudai subito il telecomando ed il cancello si aprì. Svoltai a destra ed imboccai la strada verso casa. I miei pensieri erano rivolti a Luana. Mi prendeva quella donna, la trovavo irresistibile. 
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