1. L’intreccio – Capitolo 11 – L’intesa tra Corrado, Filippo e Luana


    Data: 17/01/2019, Categorie: Cuckold Etero Tradimenti Autore: Maturo61, Fonte: RaccontiMilu

    ... leccavo e vedevo che il suo sguardo era ora riservato a me, ora a sinistra a cercare gli occhi del marito. “Guarda come mi lecca cornuto! Tu non ne saresti capace” lo apostrofò perentoriamente. Non mi aspettavo queste sue parole. Erano un incitamento verso di me ed un‘umiliazione a Corrado. “Continua Filippooooooo, fai vedere al cornuto come si fa a far godere una donna”. Ed io leccavo, leccavo e succhiavo spronato da questa femmina. Lo trattava come una femmina dominante. “ohhhhhhh, ahhhhhhh, ahhhhhhh, siiiiiiii, Filippo continua ti pregooooooooo” Mi bagnai il medio della mano sinistra e iniziai a giocare con il buchino del culo prima roteandolo poi introducendolo piano piano. La cosa fu da lei gradita. “siiiiiiii massaggiami il culo, mettici il dito dentro e leccami, leccami ancoraaaaaaa”. Era un’esortazione nei miei confronti e la descrizione del lavoretto che le stavo facendo a suo marito. Ogni tanto lo guardavo per vedere cosa stesse facendo. Ora era seduto con la mano sinistra si teneva le palle e con la destra si masturbava furiosamente. Un urlo liberatorio si udì nella stanza: “Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Vengooooooooooooo, vengoooooooooo” Sentivo le sue gambe fremere incessantemente gli umori scendevano copiosamente nella mia bocca, inarcò la schiena e si rilassò ansimante sulla panca. Le diedi un attimo di tregua. Mi alzai da quella posizione e iniziai a menarmi il cazzo per tenerlo sempre in erezione. Il suo respiro affannoso si faceva sempre più regolare si alzò seduta ...
    ... sulla panca. Si girò verso il letto e l’aiutai a scendere. Le presi per mano e la condussi sul letto. Mi fece sedere su di esso e con entrambe le mani mi spinse delicatamente facendomi adagiare sulla schiena. Salì sul letto allargo le gambe sopra di me prese il cazzo e se lo imboccò nella fica. I suoi umori agevolarono la penetrazione. Si fermò un attimo, volse lo sguardo verso Corrado: “Ora vedrai come me lo scopo” lo apostrofò perentoriamente. Ed iniziò una lenta cavalcata sul cazzo. Le cinsi i glutei con forza aiutandola a dare il giusto ritmo alla scopata. Mentre era sopra il cazzo si fermò un attimo e si sciolse i capelli muovendo la testa a destra e sinistra più volte come a dargli un volume aiutandosi con le mani. Ora i suoi capelli scendevano fino oltre le spalle. Con quegli occhi da cerbiatta era un’immagine celestiale. Riprese allora il movimento della cavalcata. Ed i suoi capelli volteggiavano ora a destra ora a sinistra. “oddio che cazzo che hai…. È durooooooo, è di marmooooo” Assecondavo i suoi movimenti penetrandola il più possibile. Mi sembrava di esplodere da un momento all’altro sentivo i muscoli della fica contrarsi. Si adagiò sopra di me baciandomi voluttuosamente, poi risollevò il busto e continua la lunga cavalcata. Si girò verso Corrado e lo apostrofò: “Corrado guarda come mi scopa bene. Lui sì che mi fa godere non tu con quel pisellino che ti ritrovi. Continua Filippo, scopami, scopami ancora, scopami sempre più forte. Sbattimi”. Stavo per esplodere lo ...
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