1. Infatuati fascinosi


    Data: 04/11/2017, Categorie: Sensazioni Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... fondo bastava una telefonata, però Ambra &egrave tutto questo, io sono felice, poi s’accende in maniera sorniona una sigaretta, mi guarda e mi bacia ancora comunicandomi:
    
    ‘A dopo’ – lanciandomi uno sguardo sottinteso.
    
    Io guido sorridendo e cerco di rubarle qualche informazione, però lei mi lascia esclusivamente fantasticare su dove e su chi, tuttavia mi piace e non insisto, giacché lascio che le cose rimangano così. L’hostess m’offre frattanto un caff&egrave, Ambra legge una rivista d’informatica e atterriamo all’aeroporto di Cagliari, mentre un’auto ci aspetta per portarci all’insenatura di Cala Sinzias vicino alla località di Castiadas. Sulla barca, al nostro arrivo a mezzanotte e trenta circa mettevano in scena una festa, la là c’&egrave della musica, dello champagne, la gente &egrave elegante, cosicché chiedo ad Ambra chi sono. Lei ride presentandomi i padroni di casa, una coppia sui quarant’anni d’età, amici d’una vacanza in Argentina che Ambra aveva compiuto anni prima addietro con il fratello. Nestor ed Elisabetta sembravano irreali, un lampo negli sguardi, il profilo di lei e la nostra complicità, belli come mai, armoniosi e gentili, vestiti di bianco, perfetti nel parlare e altrettanto nel muoversi.
    
    Io nel mentre m’allontano soltanto per prendere un po’ di respiro perché avevo già capito tutto, avevo già visto tutto, dato che dovevo soltanto aspettare, perché il gioco era nelle mie mani, giacché era necessario scegliere il momento adatto per iniziarlo. Un ...
    ... bicchiere di champagne Deutz, due, anzi tre, Ambra questa volta me la paga e anche salata. Penso già alla vendetta, mentre un filo di vento m’accarezza il viso e gli occhi che cercano fra tanti quelli di quell’uomo vestito di bianco che m’avevano mio malgrado, paralizzato. La barca si chiama Armony, una specie di reggia galleggiante lunga trenta metri, io mi siedo su d’un divano di seta di colore bianco perla dove brillano le luci con i cristalli di Swarovsky che si confondono con le stelle in cielo, accanto a me c’&egrave Elisabetta che mi sorride, una sorta di venere nera e magica. Tutti gli ospiti hanno la parvenza dell’illusorio e l’esteriorità dell’irreale, per il fatto che tutti sono beatamente coinvolti e serenamente immersi in un sogno che chissà se finirà alle prime luci dell’alba. Conversiamo con tranquillità, la musica &egrave da brivido, Ambra &egrave impegnata in una partita di carte, penso che lei non sbaglia mai, in quanto &egrave sempre impeccabile, costantemente liceale e opportuna nelle sue proposte, mentre io sono qua come una scultura a fianco d’una bellezza che mi toglie il fiato.
    
    La festa prosegue, io m’alzo e scendo al ponte inferiore accompagnata da Elisabetta, lì incontriamo Nestor che senz’esitare ci prende sottobraccio conducendoci verso il ponte, là ridiamo e beviamo ancora champagne seduti sul bordo della piscina, bene s’inizia penso io. Successivamente mi presento come l’amica del cuore di Ambra, parlo scegliendo parole semplici, alterno sorrisi ...