1. La passeggiata in montagna


    Data: 13/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Sensazioni Autore: segati, Fonte: RaccontiMilu

    ... puttana innamorata sono” mi dicevo….e dentro di me un piacere incredibile.
    
    Finalmente lui mi dice di fermarmi, prende la cartina e si sincera della posizione.
    
    “Camilla”, dice, “fermati qui ! ”
    
    io prontamente obbedii sentendo il cuore che ormai andava a mille, e non solo per lo sforzo…cosa avrà ideato per me il mio master ?—
    
    non dovetti aspettare molto per scoprirlo…era dietro a me….lo sentivo armeggiare nel suo zaino.
    
    Improvvisamente uno schiaffo….era il segnale che da quel momento non avrei potuto più rifiatare ma solo obbedire. Soffrire ed obbedire.
    
    Mi ordino di togliermi le scarpe, da li avrei dovuto camminare a piedi scalzi….tentai un “ti prego, no,….” ma le parole mi vennero ricacciate in bocca quando mi strinte un capezzolo fra pollice ed indice mentre con l’altra mano mi faceva chiaro segnale di starmene in silenzio. Non me lo feci ripetere due volte.
    
    Quindi mi tolsi le scarpe…il dolore sotto le piante dei piedi era incredibile, ed ancora non avevo mosso un passo…ma non volevo deludere il mio master.
    
    Il mio master mise le mie scarpe nel suo zaino, non prima di aver tirato fuori quello che lui chiama “il kit da viaggio”.
    
    Si trattava di una piccola borsa con diversi attrezzi che lui avrebbe usato per infierire su di me lungo il percorso e poi nel luogo da lui prescelto dove mi avrebbe fatta impazzire di piacere e di dolore.
    
    Fra i vari attrezzi vi era una temibile fune…era un cavo tipo quelli elettrici…un cavetto fine che faceva malissimo ...
    ... quando raggiungeva le mie zone intime…tante volte aveva segnato il mio culetto…
    
    Prima di fare i primi passi mi mormoro in un orecchio “Camilla, sei pronta ? lo sai che poi ti dovrò far del male, vero ? ” Accennai un si con la mia testa…del resto era quello che desideravo io…fin dalle mie prime esperienze era il mio scopo…si, mi piaceva scopare, ma tutto si esauriva li….invece con la disciplina che solo in seguito ho scoperto i miei tempi ed i miei orgasmi avevano raggiunto dei livelli incredibili.
    
    Quindi ci si avvio verso il più fitto angolo dei boschi.
    
    FINE PRIMA PARTE
    
    Con i piedi scalzi ed il cuore in gola, e mille emozioni che mi attanagliavano, mi avviai su per il sentiero preceduta dal mio compagno.
    
    Di tanto in tanto mi strattonava con il guinzaglio, rendendo maledettamente più difficoltosa la mia salita.
    
    Il sentiero si faceva sempre più fitto, e questo un poco mi preoccupava’ma che intenzioni aveva ? non ho mai dubitato della mia incolumità’.di lui mi sono sempre fidata ciecamente.
    
    Dopo venti minuti di camminata, erano ormai quasi le 10 del mattino, mi apparve davanti una vecchia baita diroccata, mancava la porta e parte del tetto’quattro mura e non so cosa dentro.
    
    Con forza mi tirò fin davanti a quel buconel muro che una volta era un ingresso con porta’ mi fece inginocchiare e mi disse in un orecchio:
    
    ‘cara mia’ora siamo davvero lontani dalla civiltà, questo sentiero non &egrave segnato sulle mappe’nessuno passa di qui, credimi che sei davvero ...
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