1. La passeggiata in montagna


    Data: 13/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Sensazioni Autore: segati, Fonte: RaccontiMilu

    Era il classico caldo di agosto…eravamo partiti di buon ora, io ed il mio compagno, per non affrontare il percorso in piena arsura.
    
    Da che avevo conosciuto il mio master, mi ero abituata sempre più strane alle sue esigenze.
    
    Vero, ero la sua slave, e ne godevo, ma per me era diventato sempre più impegnativo accontentarlo. Avevo sempre paura di non soddisfarlo e questo mi impauriva ben più che essere il suo oggetto di sfizio e piacere.
    
    Il mio nome, Camilla, ed il mio aspetto esile ma con “la carne al posto giusto” , invogliava nei maschietti questo senso di onnipotenza, ed io certo non mi tiravo indietro, anzi…sapere che in loro stimolavo le fantasie più sadiche mi faceva bagnare. Di tanto in tanto tiravo qualche pizzicotto al culo dei miei compagni per vedere come rispondevano, ma rimanevo sempre delusa…mai uno che me lo rendesse forte, ancor più forte.
    
    Cercavo sempre di buttare l’esca per vedere se beccavo quello giusto…del resto i maschi “pensano solo a scopare”….ed io poi rimbalzavo. Quindi poi mi toccava soddisfarmi da sola, nei modi e nei posti più strani, ma di questo ne parlerò in un altro racconto.
    
    Poi trovai lui, divino, muscoloso, sicuro di se, ma, sopratutto, con la voglia di avere non una compagnia, ma una slave.
    
    Me ne innamorai subito, e mi ripromisi di non deluderlo mai.
    
    Ogni sua richiesta era un ordine, ogni ordine andava rispettato.
    
    E venne il giorno della gita.
    
    Mi fece preparare già la sera prima, mi disse:
    
    “domani ti farò ...
    ... assaggiare qualcosa di diverso, prepara lo zaino…mettici dentro un paio di mutandine e quanto ci servirà per la passeggiata, al mio ci penso io….”
    
    Questa ultima frase mi sconvolse e mi fece bagnare….”ci penso io”…
    
    Come tutte le sere, ormai da molto tempo, prima di andare a dormire mi sottopose ad una serie di frustate direttamente sulla fica, per ricordarmi chi comanda. Poi controllava scrupolosamente i segni che aveva lasciato, questo mentre io immobile ed in piedi.
    
    Poi mi accarezzava e mi faceva coricare in terra, legata ad un guinzaglio.
    
    Non potevo nemmeno toccarmi, guai se avesse saputo che mi masturbavo….la mia fichetta pulsava ma dovevo calmarmi, non potevo tradire il mio master.
    
    Ore 4.30, suona la sveglia, si fa colazione e si parte.
    
    Dopo due ore di percorso eccoci alla piazzola….di li parte un sentiero particolarmente facile, non fosse che spesso partono piccole deviazioni che portano all’interno della fitta boscaglia. Da quanto mi hanno raccontato &egrave meta di tante coppiette clandestine, non so se dedite, come me ed il mio master, a puro e semplice BDSM.
    
    Il percorso era in salita, e sudavo copiosamente…. La fatica si faceva sentire, il sudore mi irritava il sesso…Come da ordini ricevuti al momento della partenza, ero senza reggiseno e senza mutandine…il mio maser voleva, pretendeva, che lo sfregare dei vestiti mi irritasse il più possibile…infatti dopo qualche tempo il mio sesso era ormai rovente ed i miei capezzoli svettano sotto la fruit.” Che ...
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