1. Margot scopre se stessa iii


    Data: 04/11/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Figar0na, Fonte: Annunci69

    ... complice, poi guardò Rocco in modo languido e rimase lì a gustarsi la scena. Mi fece imbestialire che si intromettesse in quel momento così intimo, Rocco invece parve galvanizzato dalla situazione e mosse la mano per risalire. Guadagnò altri centimetri, oramai le sue dita erano sul lembo di pelle scoperta tra la calza e il perizoma, i miei pizzichi non sortivano alcun effetto, anche se una parte di me ammise che oramai lo scopo non era fargli male ma mantenere il contatto con quel pezzo di carne dura e vogliosa.
    
    Roberta sorrideva guardando la nostra lotta e quando il mignolo di Rocco toccò la mia fessa mi alzai di scatto per andare in bagno.
    
    Avevo bisogno di scappare e sciacquarmi il viso, chiusi la porta dietro di me e rimasi qualche secondo a fissarla, certo che Rocco sarebbe arrivato per avere quello che oramai era chiaro desiderava, per questo feci il più veloce possibile ed uscii dal bagno prima che si trasformasse in una trappola.
    
    Fuori erano iniziate le danze, al tavolo c’era solo la coppia sposata e Ilenia che chiacchieravano le altre erano tutte in pista, vidi Roberta che ballava con Rocco sussurrandogli all’orecchio qualcosa, mentre le sue braccia erano languidamente incrociate dietro il collo dell’uomo. Dopo avergli confidato qualcosa, gli sorrise e si allontanò sculettando con uno dei suoi sorrisi a mezza bocca, da consumata mangia uomini. Se volevano giocare quei due erano perfetti, la sola immagine del suo grosso cazzo e della mia amica che ...
    ... godevano mi colpì con forza, facendomi al contempo incazzare ed eccitare mi andai a sedere al tavolo ma Ilenia come in un oscuro disegno del destino disse “Margot!!! Stavo aspettando proprio te, subito a ballare!” e mi trascinò in pista.
    
    I balli si susseguirono veloci e la musica alta e il vino ingerito mi resero la testa leggera, non mi interessava più nulla, ero con le mie amiche e ci divertivamo come pazze, e mi colpì una consapevolezza, come se finora avessi guardato altrove ma ora era semplice e chiaro, avevo una voglia di scopare assurda, e al diavolo, c’era lì un maschio che mi scaldava e che non aspettava altro. Mi voltai verso di lui, sorrisi e mi avvicinai danzando languidamente.
    
    Per un attimo vidi passare sul suo volto lo smarrimento, poi ritornò quel sorriso, curiosamente adesso non mi sembrava più da stronzo, ci vedevo complicità, intrigo.
    
    La musica alta copriva i miei pensieri, i no che provavano a risalire da dentro, ma non soffocavano la voglia, il desiderio, la fica pulsava finalmente libera da vincoli. Nella penombra, occhi negli occhi mi avvicinai a lui, nascosti dalla folla e dopo avergli poggiato le braccia sulle spalle, scivolai in avanti incrociandole dietro al collo, fronte sulla fronte, col mio seno gonfio che spingeva sul suo petto, le nostre gambe si incrociarono e la sua erezione finì sulla mia voglia. Dio, la sentivo strofinarsi sulla pancia come una promessa di goduria, mi strofinavo su di lui a tempo di musica, mentre la sua mano si teneva ...