1. A carnevale ogni trasformazione vale


    Data: 07/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Gay / Bisex Trans Autore: kaplor, Fonte: RaccontiMilu

    ... bagno – da solo, questa volta – mettendomi il perizoma e indossando il vestitino. Già indossando il perizoma…sentivo una sensazione strana…quella stoffa lieve aderiva perfettamente al mio culetto, e davanti non avevo fastidi dovuti ad una eccessiva pressione sul mio pene o sullo scroto. Camminando in bagno mi resi conto quanto fosse piacevole indossare il perizoma…incredibile per un uomo! Indossai poi il vestito nero, che aderiva perfettamente al mio corpo. Era molto corto, mi arrivava parecchio sopra al ginocchio… Era un po’ volgare, ma sottolineava molto la femminilità di chi lo indossava.
    
    Tornai in camera di Sabrina oramai quasi fatto donna, e sia lei che Nathan ebbero gli occhi brillanti a vedermi indossare quell’abitino “Ma sei bellissima… incredibile come tu stia bene così! Ora serve il tocco finale”. In pochi secondi fui circondato dai due complici: Nathan mi calzò la parrucca bionda e mi inserì al petto sotto il vestitino dei “supporti” di gomma tali da creare il seno; Sabrina prese i suoi trucchi e cominciò l’opera di “pittura”. Ci mise una buona mezz’ora… non so, tra terra phard eye liner e chissà cos’altro, quanta roba mi mise sul viso… Ma il risultato fu incredibile. Quando ebbe finito, mi fece salire sui tacchi e – con difficoltà – mi portò davanti al suo specchio. Con quel vestitino, quei tacchi e quel trucco forte da normale ragazzo ero diventato, anzi, diventata, una figa assurda. Mai avrei pensato che la mia versione femmniile fosse così sexy, arrapante ...
    ... e sopratutto…naturale. “Quanti cazzi farai arrizzare, tesoro” disse Nathan… senza accorgersi che il primo ad essere completamente eccitato ero io. Tempo di fare un po’ di pratica sui tacchi ed ero pronto per uscire. Anzi, ero pronta. Uscimmo di casa tutti e tre assieme: non mi accorsi che, oltre a camminare “decentemente” sui tacchi, stavo sculettando, sentendomi eccitata come non mai. Ero sicura che quella sera sarebbe successo qualcosa: e avevo ragione… Camminando per la cittadina – nonostante i tacchi avevo un’andatura tutto sommato discreta – assieme a Sabrina e Nathan notai come non passassi inosservata. Il vestito audace, la capigliatura bionda e i tacchi vertiginosi non mi rendevano propriamente “invisibile”, e la situazione mi intrigava molto… Non avevo mai ricevuto tutte queste attenzioni visive “da maschio”; in questa inusuale veste da femmina fatale invece mi sentivo una preda alla mercè di svariati potenziali cacciatori, e in quel ruolo mi ci calavo benissimo.
    
    Quando tornammo a casa dei miei amici “ospitanti” la mia mise suscitò ammirazione e sorpresa: chi si aspettava di vedermi con addosso un trucco ironico e poco curato dovette ravvedersi immediatamente. Davanti a loro avevano una donna, con la “D” maiuscola, e non un uomo travestito alla bell’e meglio. Tralascio i commenti da caserma che ricevetti, canzonatori ma non privi di una certa malizia, figlia di una naturale curiosità per alcuni o di un reale ma celato interesse per altri. La missione di Sabrina e ...
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