1. Diletta…l’ammanco in banca, si paga caro


    Data: 07/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Erotici Racconti Sesso di Gruppo Autore: durex, Fonte: RaccontiMilu

    ... Diletta perse un respiro, recuperandolo subito dopo ed assaporando quel meraviglioso sandwich; uniformò il movimento a quello dei due cazzi dentro di lei finché Mario la prese per la testa e le infilò il cazzo in bocca.
    
    Nel giro di un’ora la sua vita era completamente cambiata. Non sapeva come quei soldi erano finiti nella propria borsa; ora si ritrovava tre cazzi dentro di lei, ma quel che più la sconvolgeva era l’alto livello di eccitazione che stava provando.
    
    Era immersa in questi pensieri e stava pensando al marito, ignaro di quella metamorfosi, quando Mario le riversò in bocca una incredibile quantità di sborra. Faticò ad ingoiarla tutta; qualche rivolo le colò dai lati delle labbra; cercò di recuperarli con la lingua.
    
    Enrico le inondò il culo e dopo qualche secondo Aldo le sborrò nella figa. Diletta sentiva quel mare di sperma dentro di sé e quando entrambi sfilarono le rispettive verghe, un fiume di nettare bianco si riversò lungo le sue cosce.
    
    Si alzò con attenzione, ma non servì ad evitare che le due copiose sborrate scivolassero lungo le proprie cosce. Non aveva più né slip né reggiseno; infilò la gonna e la camicia; le proibirono di pulirsi né le fu permesso andare in bagno. Andò nel proprio ufficio ed incrociò Alberto, l’usciere della filiale; un uomo riprovevole, grasso e sempre sudato che non aveva mai nascosto una forte attrazione per Diletta; lei come sempre non lo degnò di uno sguardo, ma lui la vide stravolta; la seguì con gli occhi e lei ...
    ... istintivamente sculettò sui tacchi per provocarlo; lo faceva sempre, e quella volta non si sottrasse a quella che, sino ad allora, era stata un’umiliazione nella testa di Diletta: mi vuoi, ti provoco, ma non te la darò mai’sino ad allora’
    
    La banca riaprì; Diletta ringraziò il fatto di non aver fissato appuntamenti per quel pomeriggio; ogni tanto guardava i suoi colleghi e spesso li vide bere acqua; forse la scopata li aveva assetati, si ritrovò a sorridere senza immaginare il motivo di tutta quella sete.
    
    Arrivò l’orario di chiusura ed Aldo nuovamente chiamò Diletta nella propria stanza
    
    ‘ Sei stata bravissima e credo che la faccenda dei soldi possa chiudersi qui
    
    ‘ Spero anche possa chiudersi con oggi, aggiunse lei
    
    ‘ Dipende
    
    ‘ Da cosa?
    
    ‘ Da ora; c’&egrave un’altra cosa che devi fare
    
    Chiamò Enrico e Mario e continuò
    
    ‘ Abbiamo bevuto tanto, tutti e tre, ed ora abbiamo bisogno del bagno
    
    Diletta non capì ed istintivamente rispose con una battuta
    
    ‘ Avete bisogno che vi accompagni in bagno tenendovi per mano?, in quel preciso momento capì’ no, scordatevelo
    
    ‘ Invece si, sarai tu il nostro cesso; spogliati e mettiti in ginocchio, spalle alla parete del muro
    
    ‘ Non potete farmi anche questo, vi prego, dicendo ciò, però, si stava già spogliando.
    
    Completamente nuda, con solo le scarpe ai piedi, si inginocchiò con le spalle alla parete. Mario le si avvicinò con il cazzo in mano; stava già gocciolando quando portò la cappella a ridosso del viso di Diletta ...