1. …il sogno


    Data: 03/01/2019, Categorie: Etero Autore: writer_racconto, Fonte: RaccontiMilu

    Era un pomeriggio di mezza estate,
    
    c’era una stanza tiepida illuminata da delle persiane che avevano delle scalette semi aperte
    
    la luce entrava a fascie e illuminava un letto con delle lenzuola tutte scombinate’
    
    c’era un non so chè, che sapeva di mandarino’
    
    ma soprattutto c’era una sagoma che era illuminata a metà da quelle fasce di sole
    
    mentre l’altra metà era in penombra’
    
    un abito lungo nero non elegantissimo ed estivo che lasciava una spalla coperta mentre l’altra a vista, con dei tacchi su delle scarpe anchesse nere ma con degli strass luccicosi quasi ambra
    
    che slanciavano delle coscie lasciate a metà scoperte’
    
    occhiali neri, capelli più neri e lisci che mai’
    
    trucco qb, belle le e-liner sotto gli occhi e anche quelle sopra che allungavano di poco l’occhio’
    
    gliss trasparente e una pietra al collo come gli orecchini pendenti anchesso di colore ambra-terra’
    
    anche la cinta aveva quei colori tendenti al giallo scuro che intensificavano la loro luce con il riflesso di quella luce soleggiata
    
    ‘ poggiata con un anca su un pilastro della stanza, braccia conserte..
    
    Ma sguardo libero, occhi da pantera, scuri e profondi, che non avevano in testa altro che spensieratezza.
    
    La pelle candida che contrastava lo scuro degli altri colori facendoli marcare di più’
    
    Una mano si avvicina portando le lisce ciocche dietro l’orecchio,
    
    scoprendo un collo che al solo essere sfiorato vibrava di pelle d’oca e di desio
    
    ‘era una pantera, elegante su un ...
    ... manto nero, con la sinuosità delle sue forme,
    
    con degli occhi pieni di luce e un desiderio profondo di scoprire cosa è la vita’
    
    il naso sfiorava le guance e faceva sentire il fiato su quel collo che intimava un contatto con quelle labbra
    
    che sì si facevano vicine.
    
    Quel contatto fu insolito e sconvolgente
    
    annegava in quella scioglievolezza
    
    la punta della lingua saliva fino ora a sfiorare l’orecchio per poi annegare sul lobo’
    
    le mani stringevano il fianco, mentre una si allungava con piena naturalezza poco giù.
    
    Le sue labbra si muovevano, piccoli morsi così da non notarsi, così involontari
    
    che alimentavano il desiderio’
    
    Mentre gli occhi puntavano l’uno all’altro,
    
    la mano che attraversava tutto il suo corpo in altezza si fermava sulla spalla scoperta,
    
    facendo scivolare la bratellina nera su se stessa
    
    la mano s’incuneava all’interno di quella bratellina scivolando dentro il vestito
    
    e cercando di avvolgere in quella meravigliosa scollatura il seno destro
    
    morbido, e prepotente del suo essere pieno e vivo nello stesso momento,
    
    il culmine di quella collina di verve, era turgidamente pieno di desiderio’
    
    Le mani con un semplice e deciso click aprivano da dietro il reggiseno’
    
    L’altra bratellina si sfilava dalle braccia e come per magia, il reggiseno usciva dalla scollatua’
    
    Anche la lampo dietro tenuta con mignolo e pollice con pressione portando il suo corpo
    
    nel suo petto con decisione, facendole sentire la sua presenza,
    
    fu ...
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