1. La sicurezza che ti manca


    Data: 03/01/2019, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... appassionatamente. In maniera rapida lui la sollevò con naturalezza, la strinse al suo corpo e la penetrò con irrefrenabile decisione e con veemente passione, con dei movimenti ritmati così come il ballo che avevano appena eseguito. Con una mano lui la cingeva e con l’altra l’accarezzava, lei si sentiva presa completamente, palesemente trasportata, ma questa volta non coglieva il bisogno di fuggire, voleva viceversa che quel sentimento amoroso non terminasse più.
    
    I respiri sempre più affannati accompagnavano quei movimenti sempre più decisi, fino a raggiungere un orgasmo inaspettato, irruente e travolgente, successivamente il ritmo divenne gradualmente più pacato e la passione s’affievolì lasciando il posto alla gradevolezza dei suoi baci. Lui la sistemò per terra delicatamente e le fece una moina, Anna ancora intorpidita cominciò a sentire l’imbarazzo per quanto appena accaduto, raccolse velocemente i suoi indumenti per coprirsi, ciò nondimeno lui le afferrò il polso e guardandola negli occhi le sorrise. Quello era un benevolo e indulgente sorriso, un sorriso carico di contentezza e di gioia che le restituì in un attimo la confidenza, la franchezza e la sicurezza che cercava, lui si rivestì in ...
    ... fretta, la baciò ancora una volta e andò via.
    
    Anna rimase immobile, emozionata e scombussolata, ma soprattutto estasiata e felice, si vestì lentamente, si diresse al guardaroba, agguantò il suo paltò e la sua borsa dirigendosi verso casa. Per tutta la notte rimase sveglia con continui ripensamenti che le si ripresentavano di frequente scompigliandole l’intelletto, accompagnati da impressioni, ponderazioni e riflessioni vive che la facevano ancora manifestamente sussultare. Si chiedeva che tono di voce avesse lui, poiché non lo aveva mai sentito parlottare, perché man mano che l’alba rendeva il cielo sempre più chiaro s’amplificavano di pari passo pure le sue intrinseche paure, i suoi pensieri e le sue preoccupazioni, in quanto alle dieci avrebbe avuto la lezione all’università. Moltissime erano le sue domande, eppure a nessuna di esse riusciva a dare un’adeguata risposta, entrò nell’aula a testa bassa e si diresse verso la cattedra, dove trovò un biglietto piegato in quattro parti:
    
    ‘Non cercarmi, perché stavolta non sarò seduto al solito posto. Passerò a prenderti stasera alle venti e trenta. Questa sera cena per due, sono più che certo che non mancherai all’appuntamento’.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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