1. La sicurezza che ti manca


    Data: 03/01/2019, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... viva. Lei avrebbe giurato di non essere quella persona, la prima volta che sentiva su di sé quello sguardo, cosicché s’allontanò di colpo da quel viso e lo vide nella sua pienezza: era lui, quel ragazzo fuoricorso dell’ultimo banco, che in maniera languida e abituale tentava sovente d’imbarazzarla con lo sguardo durante le sue lezioni all’università, al presente la sua mano l’agguantò alla nuca e l’attirò di nuovo a sé, mentre l’altra la bloccava dalla schiena. Lei s’irrigidì pensando che tanta lascivia e voluttà appartenesse a un suo alunno, anche se uomo affascinante.
    
    Le ultime note musicali sembravano eterne sotto quella stretta passionale, soprattutto perché lei ne era rimasta colpita perché desiderava che non finissero di suonare. Terminata la canzone lui la lasciò andare delicatamente mentre le loro mani continuavano a sfiorarsi, lei s’allontanò non sapendo distogliere lo sguardo da quegli occhi neri e profondi, s’incamminò per il bagno, non sapendone però nemmeno il motivo, scese le scale con passo veloce, si diresse verso il bagno delle donne e imbucò la prima porta aperta. Proprio mentre chiudeva la porta dietro di sé sentì afferrarsi per una mano, lui era lì che la spingeva nel piccolo bagno per entrare. In quella circostanza la guardò fissandone gli occhi creando un attimo intenso, l’avvolse con il suo sguardo mentre s’avvicinava a lei e cingendola con una forte stretta la baciò. Il loro fu un bacio istintivo, passionale che aveva la vivacità del peperoncino ...
    ... e la gustosità del miele. Le sue mani passavano lente su tutto il suo corpo, lasciando dietro una scia di sensazioni profonde, perché lui la baciò dappertutto. Quel vestito lasciava la pelle scoperta, il suo respiro era sempre più ansimante e il suo sguardo era ininterrottamente diventato più anelante, per il fatto che sbottonò i tre bottoncini per liberare il suo seno e ne agguantò uno: la sua mano lo conteneva perfettamente, lo strinse e poi lo baciò. Il suo respiro fervido fece incitare mille brividi gonfiando quel piccolo capezzolo bruno che lui iniziò a succhiare, poi di nuovo catturò amabilmente il suo sguardo.
    
    Anna al presente era visibilmente sbigottita, era linearmente impressionata, poiché non aveva la forza di contraccambiare a quell’irruente passione, in seguito cominciò a rispondere reagendo a quei baci, a sussultare manifestamente a quelle carezze, perché il suo desiderio cresceva senza che lei stessa potesse coordinarlo né gestirlo agevolmente. Lui le sfilò l’abito e rimase estasiato nell’osservarla, Anna era una perla sinuosa, lui squadrava quel corpo accalorato e vibrante, il suo sguardo adesso la carezzava con desiderio, con innocenza e con malizia messe assieme, perché con il dito indice sfiorò ogni suo contorno. Il suo sguardo era perso in quel viaggio, quello di lei abbandonato a quelle forti e piacevoli sensazioni, a un tratto Anna sentì nuovamente il calore del suo respiro, aprì gli occhi e trovò i suoi che la penetravano, lui cominciò a baciarla ...