1. Mistress Andrya


    Data: 01/01/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu

    ... sino a spingermi a supplicarla di prendermi come meglio credesse.
    
    ‘Mettiti a pecora, allargati il culo e leggi questo.’ mi disse buttandomi un biglietto vicino al viso.
    
    Mi misi carponi dopo aver sistemato il biglietto davanti a me, che lessi dopo aver portato le mani sul culo per tenere le chiappe ben larghe.
    
    ‘Chiedo alla mia Signora e Padrona di rompermi il culo.’ lessi ad alta voce ‘Non sono che una lurida troia vogliosa di cazzo e bisognosa di esser picchiata e inculata da chiunque ne abbia desiderio, sperando solo di poter far godere chi abusa di me.’
    
    ‘Leggilo di nuovo, più forte !’ mi ordinò dandomi un sonoro calcio proprio all’altezza del mio ano.
    
    Obbedii quasi urlando quella frase oscena, per poi diventare finalmente suo.
    
    Il suo membro entrò in me come un fulmine, facendomi urlare di un misto di dolore e piacere mai provato. Ebbi a lungo la sensazione di venire a ogni suo affondo, accompagnato sempre da schiaffi e insulti, ma non ebbi alcun orgasmo, pur godendo in continuazione.
    
    Andrya si fermava solo per farmi sodomizzare da solo con un grosso vibratore che poggiava per terra, mentre le succhiavo la nerchia. Muovendosi in quella maniera, lei divenne instancabile, arrivando a fottermi per non so quanto tempo senza fermarsi mai, facendomi bruciare i muscoli anali per il loro eccessivo utilizzo. Ma mai avrei potuto e voluto chiederle di fermarsi, tanto era il piacere che mi faceva provare, dopo avermi ridotto ad uno squallido oggetto sessuale fra ...
    ... le sue mani.
    
    Anche quando mi faceva masturbare il culo da solo, mi bastava poter aver il suo gran cazzo in bocca per godere, nonostante spesso lei mi tappasse il naso con le dita, ed io le ricoprivo lo scettro con la saliva.
    
    Quando alla fine Andrya ebbe l’orgasmo, me lo schizzo in faccia come nuovo segno di disprezzo, lasciando che io leccassi quel che mi ritrovai fra le labbra, come se fosse il più prezioso dei nettari.
    
    ‘Visto che sei stato bravo meriti un premio, quindi sdraiati sul letto.’ mi disse mostrandomi tutta la sua comprensione e bontà.
    
    Quella trans, che sino a pochi minuti era stata un’inflessibile dominante, mi tolse l’anello elastico alla base dei genitali, per poi masturbarmi dolcemente cazzo e culo, facendomi venire in pochissimo tempo.
    
    Dopo essersi pulita la mano sporca del mio seme sul mio volto, Andrya mi fece andare a lavarmi mentre lei si fermò a sistemare la sua camera.
    
    A quel punto non mi rimase che rivestirmi e pagare la professionista, certamente non era a buon mercato, ma era pur vero che era la migliore che avessi mai incontrato.
    
    ‘Hai il numero, e so che tornerai.’ mi disse poco prima di congedarmi vicino alla porta.
    
    ‘Lo so anch’io, solo non so quando.’
    
    ‘Quando ti sentirai pronto o avrò bisogno di uno schiavo per un’orgia, sai non &egrave facile trovare uno come te, sei davvero una puttana come poche.’ concluse lei ridacchiando.
    
    ‘Speriamo allora di rivederci presto.’ le risposi allontanandomi, e già sognando un altro ...