1. Nuda e Cruda


    Data: 31/12/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Caliban, Fonte: RaccontiMilu

    ... più nascosti, piccoli seni, sormontati da grandi, turgidi capezzoli scuri fatti per essere leccati, baciati e succhiati, lunghissime gambe perfette, che ho immaginato così spesso strette intorno ai miei fianchi. Con il tuo culo fantastico, che quando cammini assume un moto ondulatorio che farebbe impazzire un asceta, i tuoi lunghi sottili piedi, che si muovono silenziosi sul parquet di legno, con una grazia da modella, le unghie sempre laccate in tinta con quelle delle tue mani affusolate, che muovi sempre moltissimo parlando, e la tua fica, liscia, dalle labbra rosee e dall’odore dolce, come di albicocca.
    
    E ogni volta, appena te ne vai, torno in cucina ad annusare lo sgabello, sul cui piano in legno rimane l’odore, il sapore della tua eccitazione e immancabilmente mi masturbo pensandoti. E’ buffo, tu non mi hai mai visto nudo, io ti vedo vestita per solo pochi rapidi minuti. Ormai conosco il tuo corpo perfettamente, ogni neo, ogni sfumatura di colore della pelle, ogni segno, eppure non conosco nemmeno il tuo vero nome, dove abiti o che lavoro fai esattamente. Questo mistero ormai fa parte del gioco, del suo piacere, dell’unicità di questo rapporto dolcemente peccaminoso.
    
    Ecco, lo zabaione al moscato &egrave pronto. Lo verso nelle due tazze in vetro e lo porto al tavolo. Mi siedo sullo sgabello di fronte a te e ti porgo la ciotola di lingue di gatto che ho preparato con gli albumi. E’ sempre tremendamente sensuale guardare le tue labbra, la tua lingua muoversi mentre ...
    ... mangi. Credo fermamente che ci sia amore tra noi ormai, una forma nostra, personalissima di amore, disinteressato, senza pretese. In fondo ciò che desidero &egrave la tua semplice presenza, l’amore pone spesso troppe domande a se stesso, domande che lo misurano, lo indagano, lo esaminano, lo sottopongono a interrogatorio e riescono spesso persino a distruggerlo sul nascere. Tra noi c’&egrave solo l’amore del gioco, della complicità, senza segreti, come una partita a scacchi in cui non &egrave possibile bluffare, solo giocare e godersene l’intensità fino alla fine.
    
    Mangiamo e parliamo, come sempre. Ci raccontiamo la vita, quella vita che si svolge con le sue regole al di fuori della mia cucina. Qui le regole sono differenti, semplici. Tu sei nuda, io vestito, io cucino e tu mangi, e ci riveliamo, così come gli ingredienti delle ricette si svelano all’assaggio. Tutto in una costante atmosfera di eccitazione. Tu sai e vedi che sono sempre tremendamente eccitato da te, dalla nudità del tuo corpo e della tua anima, dai tuoi racconti peccaminosi, ma io so che anche tu sei eccitata. I tuoi capezzoli lo rivelano chiaramente, i tuoi occhi, le tue labbra, il tuo odore. Mi hai raccontato che più volte tornando a casa hai cercato qualcuno per farti scopare, per godere. Sconosciuti il cui ricordo sbiadiva al mattino come nebbia. Noi non faremo mai l’amore proprio perché io non diventi nebbia, svanendo tra i volti che non contano, così come svaniscono i cibi mediocri nel ricordo.
    
    E’ ...