1. Capitolo 13: Vacanza - parte 2


    Data: 30/12/2018, Categorie: Etero Autore: Prof_emily, Fonte: EroticiRacconti

    ... reale
    
    Lei si allontanò per portare le tazzine a lavare, quindi andai a Helena che mi stava osservando, “vedo che hai conosciuto anche Juliet adesso” “Sì”
    
    “Ti piace?” chiese lei a tradimento
    
    “E’ una bella ragazza, molto bella”
    
    “La vuoi scopare?” mi incalzò nuovamente
    
    “come? ” feci finta di non aver capito, ma il cazzo mi tradì sussultando quando sentii la parola scopare, che mi fece venire in mente anche il motivo per cui sono qui, quindi cambiai discorso:”perché mi hai fatto venire?” feci il finto tonto.
    
    Chiamò il ragazzo e gli disse di stare alla cassa, prese un paio di chiavi e mi fece il segno di seguirla, andò verso il pineta, in mezzo al quale, si nascondeva un piccolo parcheggio per il personale del bar.
    
    C’era due macchine e un camper, lo aprì con le chiavi e mi fece segno di entrare, la porta si chiuse dietro di lei, mi spinse su un divano letto, e cominciammo a limonare, la sua lingua si infilava nella mia bocca per raccogliere ogni goccia della mia saliva e se lo portava nella sua dimora, mentre la sua mano destra mi segava, ma non essendo molto lubrifficato, fece fatica, allora smise di baciarmi, sputò sulla mano e riprese a baciarmi e a segarmi contemporaneamente, nel frattempo le avevo infilato una mano tra le cosce, trovando un lago, cominciai infilando due dita nella figa senza nessuno ostacolo, “cazzo che figa larga che ha” pensai, e la masturbai con foga.
    
    Dopo qualche minuti, mi salì sopra a cavalcioni, puntandosi il cazzo verso la ...
    ... figa si penetrò lasciandosi cadere sulla mia verga dura, senza gli indugì cominciò a cavalcarmi forsennatamente, come se le mancasse il cazzo da una vita, anche se data la larghezza della sua figa non deve certo essere a digiuno di cazzi, dovetti cambiare il pensiero per non venire subito, ma non riuscii a trattenermi per molto, dopo pochi minuti della sua cavalcata folle, le dissi: “sto venendo” “vieni pure dentro” queste parole furono per me la via libera per aprire il rubinetto, e le allagai la vagina di sborra. Il cazzo nonostante la recente sborrata, rimase duro per quanto fossi eccitato, lei se ne accorse :”allora hai proprio un bel attrezzo” disse alzando il culo, pensai che volesse prendermelo in bocca, ma mi sbagliai, si mise a pecorina, e mi disse: “scopami nel culo” non mi feci ripetere due volte, e mi inginocchiai dietro di lei, puntai la capella, spinsi, e le entrai dentro facilmente, poi la scopai facendo avanti e indietro con la vita mentre la tenevo ferma con le mani sulla vita, lei gemeva di goduria, urlando: “finalmente un cazzo vero… oh siii, ohhhh scopami, scopami come se fossi ultima troia del mondo,... dai più forte, schiaffeggiami il culo, ti pregooohhh” e venne agitandosi tutta, come si fa a dire di no ad una richiesta come questa, tirai qualche sberla sulle chiappe abbronzate, lasciando dei segni, in tutto questo non smisi di scoparla con tutta la forza che avevo, fu più facile resistere dopo la prima sborrata, dopo quasi venti minuti, arrivai alla ...