1. Capitolo 13: Vacanza - parte 2


    Data: 30/12/2018, Categorie: Etero Autore: Prof_emily, Fonte: EroticiRacconti

    ... vero amore” disse Paola
    
    “certo che no”
    
    “allora cosa aspetti Gianluca” chiese Helena.
    
    “Tanto devo farlo” pensai, allora mi alzai e mi tolsi i pantaloncini, il cazzo scattò in tutto suo splendore, leggermente umida alla capella
    
    “che bell’attrezzo che hai” commentò Helena, ricevere un complimento da una bella signora mi rese molto fiero di me stesso, tuttavia risposi con un semplice grazie poi Helena si allontanò.
    
    Finimmo il caffè, andai a pagare, ma prima di darmi lo scontrino, scrisse una serie di numero dietro allo scontrino, poi lo prese e se lo passò tra le gambe, e ne uscì un scontrino tutto appiccicoso, “mio numero di telefono, scrivimi appena puoi”
    
    Tenni lo scontrino nella mano, poi ci sistemammo sotto un ombrellone vicino alla riva del mare, dove passa tutta la gente.
    
    Mentre Paola era stesa con la pancia in giù a prendere il sole, presi il telefono e scrissi subito un messaggio :”Ciao Helena, sono Gianluca ;)”
    
    la risposta arrivò dopo pochi secondi, “Quando la tua ragazza si addormenta, vieni al bar”
    
    “Ok”
    
    “Amore, mi metti la crema? non vorrei bruciarmi essendo tutta bianca” chiese Paola girandosi “ma sei ancora duro? non posso crederci, deve eccitarti parecchio quella milfona” e mi pose il tubetto del crema solare.
    
    Mi inginnocchiai vicino a lei, spruzzai una striscia lungo la sua schiena e comincia a spalmarla con le mani, mentre la sua mano mi prese il cazzo e cominciò a segarmi lentamente.
    
    “Anche sulle gambe e sul culo”
    
    “va bene ...
    ... padrone” risposi io scherzando
    
    Allora cominciai a spargere il crema sulle gambe, per poi passare alle chiappe, ci giocavo, le stringevo nelle mani, le allargavo mentre con un dito le stuzzicavo il buco del culo, per poi passare alla figa che trovai umida. Quando finii, tornai sul mio lettino, avevo il cazzo più duro che mai, cominciai ad accarezzarmelo, poi lei mi disse: “ti masturbi in pubblico? ma che pervertito, almeno vai in bagno...” e si girò con la testa, andai a farmi il bagno quando tornai girai intorno al suo lettino, controllai che fosse addormentata, e mi allontanai, direzione bar.
    
    Arrivai e notai che c’era più gente, poi notai che Helena era dietro al bancone come prima, a fare il caffè mentre altri due: un ragazzo e una ragazza li servivano ai clienti seduti ai tavoli,ovviamente nudi entrambi, notai subito qualcosa di familiare nella ragazza, i suoi capelli biondi, e le sue meloni al posto delle tette… Juliettt !!!!
    
    Mi avvicinai, con il cazzo leggermente afflosciato per la camminata e il bagno, la salutai: “Ciao Juliet, ma non lavori al hotel?” chiesi io
    
    “ciao Gianluca, Sì, ma quando non lavoro li, cerco di aiutare la mia zia” rispose lei
    
    “tua zia?” la incalzai
    
    “Sì, Helena” disse lei raccogliendo delle tazzine da un tavolo piegandosi mostrando il suo culo marmoreo. mi incatai alla visione di quell’opera d’arte, e lei se ne accorse, “se continui a fissarmi Paola si arrabbierà”
    
    “Se non lo viene a sapere non lo sarà” risposi io tornando al mondo ...