1. Capitolo 13: Vacanza - parte 2


    Data: 30/12/2018, Categorie: Etero Autore: Prof_emily, Fonte: EroticiRacconti

    Ovviamente essendo all’estero, i dialoghi con la gente del luogo dovrebbero essere in altre lingue, quantomeno in inglese, ma per altrettante ovvie ragioni, vengono tradotte in italiano.
    
    Alla mattina seguente fui svegliato dallo scroscio dell’acqua della doccia, aprii gli occhi a fatica, quando misi a fuoco, presi il telefono, cazzo, erano appena le 8, controllai i messaggi, nulla, mia madre ha visualizzato ma non ha risposto quindi gettai il telefono sul comodino e cercai di riaddormentarmi, ma proprio in quel momento Paola uscì dal bagno, e mi vide,
    
    “ti sei svegliato?” dissei lei con un asciugamano intorno al corpo mentre con un altro si asciugava i capelli.
    
    Feci finta di essere ancora addormentato, ma lei insisté, ”Dai ti ho visto lanciare il telefono”
    
    “Sì, ma ho ancora sonno, lasciami dormire Paola” dissi con la voce supplichevole
    
    “Ma voglio andare alla spiaggia Gian, ti prego” questa volta la voce da sottomessa che chiede qualcosa al padrone ce l’aveva lei.
    
    “Andiamoci più tardi, fammi dormire”dissi senza nemmeno aprire gli occhi
    
    “Eh va bene, vorrà dire che andrò da sola, magari mi troverò qualche bell’uomo a farmi compagnia” rispose per farmi indispettire
    
    Al pensiero che gli altri uomini possano provarci con la mia Paola mi girai subito verso di lei e dissi: “tu sei solo mia” “e allora datti da fare che voglio prendere un ombrellone vicino alla riva”, scattai, feci la doccia, quando uscii mi venne in mente che non aveva il costume dato che ...
    ... eravamo partiti in fretta e furia, allora glielo feci presente, “non mi servirà” disse lei facendomi l'occhiolino, non capii che intenzione aveva, starà in pantaloncini.
    
    Ci vestimmo, lei un paio di mini gonne e una canottiera, tutto senza intimo, come faccio a saperlo? beh, gliel’ho imposto io come vendetta per aver fatto alzare così presto.
    
    Lei prese la borsa, ci infilò il portafoglio, i telefoni, il crema solare e scendemmo nella hall, mentre io mi dirigevo verso l’uscita lei mi trascinò davanti alla reception per chiedere una macchina in noleggio, c’era un’altra ragazza, fui un deluso di non aver visto Juliet.
    
    Ci consegnarono la macchina davanti all’entrata, l’inserviente che scese dalla macchina non tolse lo sguardo da Paola finché non salimmo in macchina, “Ma non dovevamo andare in spiaggia? cosa ci facciamo con la macchina se la spiaggia è di là” chiesi io indicando la spiaggia dell’albergo con una mano, “ma per andare in questa spiaggia non ho il requisito giusto”, “il requisito giusto? che cazzo stai dicendo” dissi io non capendo, “me l’hai detto tu, non ho un costume, e non voglio perdere la mattinata andando a comprarlo, quindi andiamo in una spiaggia per i nudisti, poi stasera facciamo spesa” disse inserendo un indirizzo nel navigatore, 20 km, per fortuna non era lontana.
    
    “Ma sei sicura? spiaggia per nudisti?” dissi io seguendo le indicazioni del navigatore
    
    “Sì” rispose lei seccamente
    
    Rimasi in silenzio, non essendo mai stato in una spiaggia per i ...
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