1. Sotto il loro controllo


    Data: 30/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Caged_man, Fonte: RaccontiMilu

    ... leccandole e succhiandole, poi con il polpastrello cominciò a correre lungo il mio pene imprigionato. Fu un attimo vederlo riprendere consistenza e sbattere dolorosamente contro le pareti della gabbia, vedendo frustrato il disperato tentativo di erezione. Ci passò la lingua, poi le unghie, mentre con l’altra mano continuava il suo lavoro sulle palle, poi se lo ficcò in bocca completamente succhiandolo con vigore. Con l’unghia dell’altra mano aveva cominciato a stuzzicarmi l’orifizio anale, solleticandomi ulteriormente. Le gambe avevano cominciato a tremarmi in modo incontrollato e lottavo con tutte le mie forze per trattenere il mio sperma. Poi di colpo mollò tutto, si alzò e si diresse verso la nostra camera facendomi segno di seguirla.
    
    Io la seguii, con le mani sempre legate dietro la schiena.
    
    ‘Sdraiati sul letto’ mi ordinò, poi, si avvicinò all’armadio, dove tenevamo i nostri ‘giochini erotici’ ed estrasse la ‘scatola magica’. Prese il Magic Wand, lo collegò e si sedette a cavalcioni sulla mia faccia. Sapevo cosa voleva fare, aveva bisogno di un orgasmo, tutto quel giocare l’aveva eccitata e io ora dovevo fare la mia parte.
    
    ‘Fammi sentire come usi la tua lingua’ mi ordinò con voce profonda. Ho allungato la mia lingua e ho cominciato a leccare la sua figa già fradicia di umori. Scorrevo lungo le labbra e infilavo la punta all’interno, mentre Eleonora martoriava il suo clitoride con il vibratore, la sentivo premere le sue labbra quasi volesse farmi entrare tutto ...
    ... con la testa. Da quella posizione la vedevo in tutta la sua bellezza. Troneggiava sopra di me con quel suo seno candido, pesante e ballonzolante, in mezzo al quale si muoveva la chiave del mio piacere, quella del lucchetto della mia cintura di castità. Con la lingua la lavoravo da dentro, cercando di muoverla come per una penetrazione, sentivo le sue contrazioni che mi avvolgevano e il suo respiro farsi più pesante. Prese a dondolare il bacino per accrescere la frizione della lingua sulle labbra, mentre accelerava la velocità del vibratore. Il suo ventre cominciava a contrarsi ritmicamente, e con la mano mi pressava il viso con sempre maggior forza. Non ci volle molto per raggiungere l’orgasmo, spense il vibratore e si accasciò sopra il mio viso. Io non potevo muovermi, la lingua ancora schiacciata dentro di lei raccoglieva gli umori del suo piacere. Finalmente si alzò e andò verso il bagno, lasciandomi steso nudo sul letto.
    
    ‘Resta lì e non muoverti’ mi ordinò perentoria.
    
    L’ARRIVO DI MIA SUOCERA
    
    Di lì a poco sentii suonare alla porta. Era Silvia (mia suocera) che era arrivata per avere la sua parte di divertimento. Sentivo le voci al piano di sotto che confabulavano, senza comprendere quello che si stavano dicendo, poi sentii il suono dei tacchi delle 2 donne che salivano le scale.
    
    Lo spettacolo che mi si parò davanti era da infarto: mia suocera si materializzò davanti ai miei occhi in bustino nero in pelle, con reggiseno che fungeva solo da appoggio a 2 magnifiche ...
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