1. Sotto il loro controllo


    Data: 30/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Caged_man, Fonte: RaccontiMilu

    ... ed enormi tette dai larghi capezzoli scuri ed irti, calze nere, stivali in pelle nera con tacco a spillo. La sua figa nuda e completamente glabra, risaltava come incorniciata in quel contorno scuro, e la sua siluette era decisamente valorizzata in tutte le sue curve. Bisognava ammettere che portava decisamente bene i suoi 52 anni, in un corpo che era ancora in grado di fare concorrenza a molte 30enni. Eleonora non era da meno, aveva scelto di indossare il suo bustino in latex rosso e nero, con calze nere e stivali a mezza coscia. Anche lei con tette generosamente scoperte e figa rasata in mostra. Loro si erano messe da ‘battaglia’, io rischiavo seriamente di perdere la guerra’!
    
    ‘Mamma ti ha portato un regalino, avrai un fine settimana da impazzire’ Eleonora ghignava sadicamente.
    
    Silvia mi si avvicino, guardandomi negli occhi con il suo sguardo più ammaliante, giocherellando con la copia della sua chiave, che gli dava il controllo della mia prigione e del mio desiderio, che portava sempre in bella vista al collo. Mise le labbra a cuoricino sussurrandomi con voce calda e profonda ‘Povero piccino, sempre rinchiuso in gabbia, senza possibilità di alzarsi e di esplodere’ Nel frattempo con la mano destra aveva cominciato a massaggiarmi i testicoli, affondandomi le unghie nella pelle. Senza interrompere la sua azione, avvicinò la mano sinistra al mio viso, mostrandomi la pillola che tratteneva tra le due dita ed invitandomi ad assumerla. ‘Vediamo se questa ti aiuterà a ...
    ... liberarti, e a dare sfogo alle tue voglie. L’hai riconosciuta? Magari con un aiutino che gli dia un po’ di forza riuscirà a rompere la gabbia!’ Mentre parlava mi spingeva la pillola in bocca costringendomi ad ingoiarla. Maledizione, certo che l’avevo riconosciuta, era Cialis, questo significava che avrei avuto 3 giorni di inferno, con il cazzo che avrebbe continuato a cercare di erigersi senza alcuna possibilità, ma con un gran dolore assicurato.
    
    Eleonora mi scherniva ‘Vedi che cara la mamma, pensa sempre al tuo bene, non vuole che tu ti ammosci così, senza provarci’ Dovresti ringraziarla come si deve, dopotutto ti ha fatto un bel regalo no’ Su dai, fagli un bel lavoretto di lingua che almeno con quella sei bravo!’
    
    Ma Silvia aveva altri piani, voleva tirarla un po’ per le lunghe. Continuava il suo massaggio alle mie palle, estendendolo al mio cazzo e all’area intorno allo sfintere. Usava le unghie per accentuare la stimolazione, facendo movimenti lenti e intensi. Mi sentivo le palle friggere, e lo sperma che sembrava volesse sommergermi tanto ne avevo. Silvia era implacabile. Mi allargò le gambe e si mise a cavalcioni sul mio cazzo ingabbiato. Con le labbra della figa mi massaggiava il cazzo ingabbiato e le palle, il movimento del bacino era lento, avanti e indietro, inumidendolo con i liquidi del suo desiderio. Il cazzo premeva disperato contro la gabbia senza possibilità alcuna di liberarsi, era una vera e propria tortura. Vedevo il suo clitoride gonfio sfregarsi sul ...
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