1. La critica d'arte


    Data: 28/12/2018, Categorie: Etero Autore: markmilano00, Fonte: Annunci69

    ... commiato prendendomi le mani, in maniera innocente, e salutandomi con un sorriso.
    
    “Erano settimane che non avevo occasione di parlare di arte – mi disse - sei acqua nel deserto, spero tu non vada via domani Marco!”.
    
    “No, rimango ancora qualche giorno, continueremo il nostro discorso”.
    
    Per tutto il giorno, sino a quello successivo non ebbi modo di incontrarla, fino al tardo pomeriggio quando sentii la sua voce chiamarmi in maniera delicata. Riemersi dal mio libro e ricambiai il saluto. Dal bagnasciuga risalì per qualche metro fino al mio ombrellone, ero solo. Non potei non notare il suo fisico, dal quale emergeva in maniera ancor più evidente il lavoro svolto in palestra, assieme al movimento quasi sinuoso della sua camminata e, lo ammetto, costume piuttosto minimalista che le stava benissimo.
    
    “I tre moschettieri!” disse indicando il mio libro.
    
    “Si, per la quarta volta, o quinta non ricordo… penso sia uno dei miei preferiti in assoluto”.
    
    “Personalmente – rispose con il suo solito bel sorriso – sarei in imbarazza a dire quale libro amo di più in assoluto sai?”
    
    “Non ti preoccupare, qualora mi avessi incontrato ieri, ti avrei detto che il migliore di sempre per me è Conan Doyle con il suo ‘Il mastino dei Baskerville’ ”.
    
    Si mise a ridere e parlammo per una buona mezz’ora, nella quale per la prima volta pensai seriamente alla parte più sessuale della nostra ‘storia’, che però non ci sarebbe stata visto che tutto era troppo mentale e culturale.
    
    Passarono ...
    ... altri due giorni, e fu ancora lei a passare, casualmente, dalle mie parti a bordo piscina.
    
    “Un buon moschettiere dovrebbe aiutare una donzella in difficoltà”, disse avvicinandosi alla mia sdraio.
    
    Sorrisi ascoltando la sua voce, mi alzai ‘di scatto’ perdendo l’equilibrio e planando su di un lato…
    
    “Colpa della spada Annamaria! – dissi diventando probabilmente più rosso della tintarella dell’australinao che avevo di fianco - Perdonami, dimmi chi ti importuna e lo passerò a fil di spada”
    
    “Niente di così grave, ti volevo solo domandare un aiuto per confezionare alcuni quadri, al negozio”.
    
    “A sua disposizione madame”, dissi accennando un inchino, simulando di levarmi un cappello immaginario.
    
    Arrivammo al negozio, e notai una scia di profumo primaverile che proveniva dal suo corpo, decisamente perfetto per lei. Entrammo, e lei si chiuse alle spalle la porta in vetro.
    
    “Niente scocciatori – mi disse sorridendo – sai alle volte ci sono runner che disturbano il mio lavoro!”.
    
    La seguii nel magazzino adiacente, piccolo ma ben ordinato, nel cui centro capeggiava un dipinto che raffigurava una donna seduta, di spalle, che si teneva le mani nei capelli.
    
    “Ti piace?” mi disse spostandosi verso uno sgabello poco distante dal cavalletto che sorreggeva il quadro.
    
    “C-certo…” balbettai, visto che nel dirlo si tolse il telo che la vestiva, scoprendo il suo bel corpo, totalmente nudo. Ora posava, simulando la posizione del quadro.
    
    “Sai dipingere?” mi disse volgendomi ...