1. Matilde 01-20 - marito e moglie si conoscono meglio


    Data: 16/12/2018, Categorie: Etero Autore: Alex46, Fonte: Annunci69

    ... volta seguivo la scena irreale che stavo vivendo, mia moglie che si stava masturbando per me, alla faccia di tutta l’iconografia ufficiale del matrimonio, del “fino a che morte non vi separi”, della vita in comune, della routine.
    
    - Michele, tra poco vengo. Guarda come vengo per te. Sai quante volte l’ho fatto quando ci siamo conosciuti, le prime volte che ti pensavo ma non stavamo ancora assieme. Mi masturbavo come una matta per te...
    
    - E adesso che siamo sposati lo stai facendo mentre ti guardo... è bellissimo, amore, sei stupenda...
    
    - Godo, ora, vengo, sborro! – e mentre lo diceva aveva accelerato il movimento del dito, contorceva le gambe, spingeva verso l’alto il bacino a incontrarsi il dito come a voler invece spingersi più a fondo qualcosa di più impegnativo e coinvolgente.
    
    - Eccomi, aahh! Amore, vengo, aaah!
    
    Vederla venire a gambe spalancate, a piedi nudi, su questo lettone di una cameretta di pensione, il dito affondato nella figa e con l’altra mano su un capezzolo, è stata una frustata di piacere, un orgasmo mentale con pochi precedenti. Mi vedevo le porte di un mondo di sesso nuovo spalancarsi come un invito a ulteriori nozze, quelle dei corpi e non più solo quelle religiose, anagrafiche e affettive.
    
    Lei era davvero la mia donna, mi aveva appena dimostrato che era in grado di procurarsi da sola il piacere, il sistema più elementare che abbiamo noi esseri umani a disposizione per cominciare a sentirci un po’ completi, maschi e femmine ...
    ... assieme.
    
    Mi allungai accanto a lei per baciarla. Ci scambiammo un bacio lunghissimo, di una tenerezza quasi infinita.
    
    Eravamo entrambi molto eccitati, lei ancora di più di me. L’orgasmo le era solo servito per arraparsi di più.
    
    - Tocca a te – mi disse dopo un poco.
    
    Va bene – risposi.
    
    Mi inginocchiai a lato della sua testa, rivolta verso di me, affascinata dal mio afferrarmi con cura il cazzo con la mano destra. Cominciai a masturbarmi a una ventina di centimetri dai suoi occhi.
    
    Andai avanti così qualche minuto, senza dire una parola. Anche lei era silenziosa, non perdeva un attimo delle mie mosse. Avevo la testa un po’ arrovesciata all’indietro, protendevo avanti il bacino ma nello stesso tempo tendevo a sedermi sui polpacci.
    
    - A cosa pensi? – mi chiese.
    
    - A nulla, amore. Sono solo concentrato sul fatto che lo sto facendo per te, sto esibendo quella libidine che di solito è solitaria. Tra poco ti sborro in faccia, Debra.
    
    - Sì, non vedo l’ora che tu lo faccia. Cosa senti in mezzo alle palle, senti l’eccitazione che sta montando?
    
    - Sì, sento un’energia pazzesca, davvero esplosiva – le risposi cominciando ad accelerare il movimento.
    
    - Quando vieni, me lo dici un secondo prima? Voglio che mi sborri in bocca, ma da distante, da dove sei ora...
    
    - Ti piace questo cazzo, Debra? Ti piace che me lo sbatta davanti a te?
    
    - Mi piacerebbe averlo, quel tuo cazzo. Mi piacerebbe poter fare la stessa cosa che ti stai facendo...
    
    - Sento la sborra che arriva da ...