1. Fantasia e realtà


    Data: 16/12/2018, Categorie: Etero Autore: cpromagnolamatura, Fonte: Annunci69

    ... semplicemente, con una gonna appena sopra al ginocchio mi ricordo ancora che aveva una camicetta rosa antico di seta con dei disegni di fiori molto tenui e che sotto si intravedeva il segno del reggiseno più scuro, mentre sul davanti le si erano sbottonati alcuni bottoni per cui l’uomo che la teneva tra le braccia si poteva godere lo spettacolo delle sue mammelle strette e ravvicinate dalle coppe del reggiseno. Ad un certo punto i due ballerini, probabilmente stanchi, ritornarono al tavolo dove Anna mi presentò il suo temporaneo compagno che risultò e essere uno di quelli che lavoravano nell'albergo in cui alloggiavamo a Lacco. Si chiamava Antonio ed avrà avuto pressappoco 20-22 anni e dopo essersi congratulato con me per l’avvenenza della mia consorte ci salutò, non mancando di dare un bacio, molto caso in verità, sulla guancia a mia moglie. Tornando all'albergo ci concedemmo prima una passeggiata molto romantica lungo la banchina del porto e fu qui che accarezzandola un po’ intimamente mi accorsi della sua eccitazione. Seduti su una panchina di fronte all'oscurità del mare e scarsamente illuminati da un lampione lontano ci coccolavamo come due innamorati, cercando i baci l’uno dell’altro e lasciando le nostre mani ad accarezzare la pelle sotto la stoffa. Complice l’oscurità, la brezza e quella eccitazione che aveva permeato tutta la nostra giornata, a mollo nell'acqua calda delle piscine fino al ballo nel locale notturno ci siamo lasciati un po’ andare, tanto che Anna ...
    ... non ha protestato quando le ho scoperto un seno per baciarlo ed ho iniziato lentamente a masturbarla alzandole la gonna , lasciandole le gambe scoperte. In quell'occasione mi resi anche conto che non eravamo soli, ma che a non molta distanza vi era la sagoma di una persona che, ferma ci stava guardando. Lo sussurrai all’orecchio di Anna, pur continuando ad accarezzarla e lei girandosi appena vide l’ombra. Da come si agitava era chiaro che anche la persona che stavamo intravedendo si stava toccando ed eccitandosi, ma non si avvicinava, rimanendo comunque ferma ad una certa distanza. Anna ed io intento continuavamo nelle nostre effusioni e mi resi conto di come il fatto di essere spiati la stesse in qualche modo eccitando. Con le dita che le sollecitavano il piacere dentro di lei le cominciai a dirle di come la cosa la stesse eccitando e di come la sentivo sciogliersi e bagnarsi. Anna un po’ guardava verso il nostro spettatore ed un po’ si concentrava sul piacere che le stavo procurando. Senza cambiare tono di voce e sempre con le labbra vicino alle sue orecchie le raccontava di quello che stavo vedendo , di come l’uomo paresse masturbarsi e forse di come si stava avvicinando; le dicevo di quanto la sentissi bagnata e quanto p mi piacesse sentirla così “troietta”. Di solito non uso termini così volgari ma mi resi conto come in quella circostanza Anna, persona sempre gentile e controllata e di sani principi, si sentisse eccitata sia dal tono che dalla trasgressione verbale. La ...
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