1. Fantasia e realtà


    Data: 16/12/2018, Categorie: Etero Autore: cpromagnolamatura, Fonte: Annunci69

    ... sentivo spingere il bacino contro le mie dita, e serrare le cosce sulla mia mano…segno del godimento acuto che la frizione e la strana situazione le procuravano. Quando l’orgasmo raggiunse Anna evidentemente anche l’ombra che ci spiava stava avendo il suo godimento, perché notai di come si ricomponesse per poi allontanarsi. Un po’ smarriti tornammo all'appartamento dove finimmo per fare l’amore con molta passione, come ai tempi del fidanzamento, direi , quando sentivamo forte l’urgenza l’uno dell’altro. AL mattino successivo, a molto nella Jacuzzi dell’albergo, parlammo delle serata trascorsa e di come il fatto di essere spiata l’avesse ulteriormente eccitata. Chi fosse quella figura non lo sapevamo e provai a immaginare potesse essere un ospite dell’albergo o uno che lavorava qui. Quando veniva uno dentro la Jacuzzi lo scrutavamo per bene e caso mai guardavo Anna interrogativamente, come per chiederle cosa ne pensasse lei, ma poi quando questi, quasi senza salutare, se ne usciva lasciandosi soli nella vasca scuotevamo la testa ridendo come a dire che non poteva certo essere lui. Ad un certo punto venne un signore di una cinquantina d’anni, dotato di una discreta pancia. Seduto con l’acqua fino al collo, cullato dalle bollicine dell’idromassaggio prese a fare conservazione, non risparmiando complimenti ad Anna. La guardai interrogativamente, ma lei mi fece una faccia un po’ schifata come a dirmi che non gli sembrava il tipo. L’uomo indossava degli slippini rossi molto ...
    ... aderenti, di quelli che andavano di moda molti anni fa e che mettono molto in risalto il sesso. Feci segno a mia moglie con il capo perché anche lei guardasse bene. Lessi nel labiale di Anna che mi stava dando del porco. In una pausa dai bagni, al sole sul lettino, Anna prendeva il sole mentre uno dei ragazzi addetto alla piscina le portava una spremuta d’arancia. Lo sentii dire ad Anna che stava facendo segno che non aveva ordinato nulla che invece era per lei e per la bella serata. Guardai meglio e riconobbi nel ragazzo in divisa dell’albergo il ballerino che alla sera aveva danzato con Anna. Guardai Anna sempre con la stessa muta domanda nei miei occhi al che lei, guardando il ragazzo allontanarsi mi fece un gran sorriso e le lessi un “magari” sulle labbra. Bevuto un sorso della spremuta Anna ritornò nella piscina dove la seguii, mettendomi alle sue spalle per farle sentire la mia erezione e chiederle del perché “magari”. Che il pensiero la stuzzicasse l’avevo capito dal trasparire dei capezzoli sotto la stoffa del costume. Mi ripromisi si scrutare le mosse del ragazzo per vedere se in effetti fosse una fantasia che mi ero fatto io e mia moglie oppure se effettivamente fosse stato lui il testimone delle nostre effusioni notturne. Devo dire che non feci molta fatica a capirlo, quando, ritornando a prendere il bicchiere vuoto Anno lo ringraziò della gentilezza e lo sentii rispendere che non era nulla rispetto al piacere che aveva ricavato lui dalla serata e …. soprattutto dal dopo; ...
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