1. Il Blog


    Data: 13/12/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: BlackCat, Fonte: RaccontiMilu

    ... relativo mentre il pensiero torna ai momenti trascorsi insieme. Insieme a lui. All’amico di penna.
    
    Che strana cosa l’affinità d’anime…
    
    I primi giorni sono quasi di silenzio: la mente ha bisogno di sedimentare e allineare, non vuole lasciare che l’istinto o la pancia decidano come archiviare l’accaduto, che lo mettano tra i ricordi speciali da guardare con nostalgia o con rimpianto. E’ sicuramente un bel ricordo, ma va assimilato con distacco, va digerito, va archiviato. E’ una cosa speciale, un momento magico. Ma è necessario dargli la giusta dimensione, non ingigantirlo, non idealizzarlo, non sognarlo languidamente.
    
    Non sto nella pelle, sono così emozionata che mi gira la testa.
    
    Mi organizzo e mi incammino. All’orario stabilito sono in piazza e aspetto. E lui arriva.
    
    Dietro al parabrezza della macchina vedo un sorriso luminoso e due occhi lucenti. E’ contento.
    
    Si ferma a fianco a me. Salgo. Gli lancio un sorriso e sbaciucchio le guance.
    
    “Vai dritto. Poi gira la terza a sinistra.”
    
    Né ciao, né altro. Non serve.
    
    Ho il cuore che batte all’impazzata. Sto stringendo i pugni e cerco di resistere e mantenere un contegno. L’unico suono nell’abitacolo è la mia voce che scandisce le indicazioni.
    
    Arriviamo, parcheggia, ...
    ... scendiamo, apro il portone, chiamo l’ascensore.
    
    Silenzio.
    
    Entriamo. Premo il sesto piano. Le porte si chiudono. Gli occhi negli occhi. Ardenti. Bramosi.
    
    In un attimo le bocche si incontrano, le mani esplorano i corpi, avide, curiose, mani curiose e audaci, mani calde, mani piccole, mani inevitabili, mani insaziabili. La voglia che cresce e si amplifica, il calore nell’ascensore che aumenta, la frenesia che attanaglia e muove.
    
    Si aprono le porte, i corpi sono un groviglio. La chiave compare, apre. La porta si spalanca e si richiude. La borsa cade. Le scarpe spariscono. I bottoni si slacciano. La cintura si allenta.
    
    I vestiti cadono, uno a uno, si sfilano, si strappano, volano.
    
    Corpi premuti, schiacciati, spremuti, esplorati, assaggiati.
    
    La frenesia si è ormai impossessata di noi e non riusciamo a resistere, a contenerci.
    
    I baci voraci ci distruggono e non ci saziano. Le bocche vogliono di più. Le lingue vogliono di più. I corpi vogliono di più.
    
    Ti stacchi un attimo, guardi in giro, guardi me.
    
    Ansimo e faccio un cenno con la testa.
    
    “La camera è là” è questo che significa il mio cenno. Ed è quello che volevi sapere.
    
    Mi lasci e mi prendi per mano, mi trascini… La camera è là…. La camera è là…
    
    La camera……. Siamo in camera… 
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