1. La mia vendetta


    Data: 13/12/2018, Categorie: Sentimentali Autore: Lizbeth Gea, Fonte: EroticiRacconti

    E’ passato un mese e, nonostante i tentativi di Antonella, non mi hanno ancora licenziato. Come ho fatto? Semplice, sono riuscita a convincere Riccardo di portare i suoi soldi nella nostra azienda, e senza l’utilizzo delle mie favolose tette. A quanto pare gli sto molto simpatica e come condizione principale ha fatto includere nel contratto che solo io posso parlare con lui. Alla faccia tua stronza. Sapete già a chi mi riferisco vero?
    
    “Lizzy, sei impegnata ora?” “A ciao Riccardo, ancora 10 minuti e poi vado a casa” “Bene allora ti porto fuori a cena, dobbiamo festeggiare” “Festeggiare per cosa scusa?” “Bhe è un mese che ci conosciamo” Questo uomo mi fa sempre imbarazzare. “Quanto sei scemo, però devo passare da casa per cambiarmi” “Non dire fesserie, stai benissimo con quei pantaloni e con quella camicetta bianca e il cravattino è molto sexy. Ti aspetto di sotto” “Va bene, però nulla di impegnativo ti prego” “Dai muoviti che ti aspetto”
    
    Finisco di lavorare. Metto via le mie cose. Do un bacio a Sonia, si siamo tornate amiche, anche se non vivo più con lei. Non voglio più scherzi come l’ultima volta. Noto, distrattamente, che Andrea e Antonella stanno litigando animatamente in segreteria. Lei si volta verso di me e leggo il facile labbiale “Stronza”. Ormai ci sono abituata e faccio finta di nulla. Anche se mi sistemo gli occhiali con il dito medio. Chissa cosa è successo.
    
    Appena arrivo alla macchina di Andrea, lui mi apre la porta e guardandomi mi dice. “Certo che ...
    ... voi donne vi fate sempre aspettare”. La guardo quasi offesa. “Quindi me ne posso andare a casa?” “No, no scusami. Per te aspetterei anche tre ore. Ormai ho gia prenotato da Maison Bretonne. Se non andiamo, mi toccherà pagare la prenotazione. Su Sali” “Tu sei pazzo, non sono pronta per un locale simile. Portami al Wild Wide West piuttosto” “Perchè ti butti sempre giù Lizzy.” Detto questo, salgo. Lo ammetto sono sia agitata sia eccitata. Io avrei fatto sesso con lui sin dal nostro primo colloquio. Ma non sembra interessato a me. Fosse Gay.
    
    Arrivati al ristorante si avvicina il metrè che ci accompagna al suo solito tavolo. Quindi Riccardo ha un tavolo fisso qui. Mi chiedo quanti soldi ha davvero il mio cliente. La cena è davvero squisita. E lui è da sempre di molta compagnia. Mi chiedo come ha il cazzo. Lizzy piantala, questo uomo non ti vuole hai capito. Mentre sono assorta nei miei pensieri lui inizia a parlare. “Ora ti voglio dire il vero motivo percui di ho portato qui” “In effetti mi sembrava una stronzata quello di festeggiare” “Bhe in realtà dobbiamo festeggiare, ma per un altro motivo” Prende dalla tasta un foglietto e me lo porge. “Cosa è?” “Leggilo” Lo leggo e lo guardo stupita. “Non capisco. Qui c’è scritto che, in data odierna, l’azienda dove lavoro da pochi mesi è diventata mia. Mi stai prendendo in giro?” “No Lizzy. Quando ti incontravo avevo capito che non eri felice per colpa di quei due”
    
    “Hai ragione, ma non dovevi fare tanto” “Lizzy tu mi piaci, e anche ...
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